Non si arresta la corsa dello spread dopo che la Commissione europea ha sollevato forti dubbi sulla manovra italiana. Il differenziale tra il Bund decennale tedesco e l'omologo Btp italiano si è issato fino a 309,8 punti, nuovo massimo da aprile 2013, prima di raffreddarsi leggermente in zona 305 punti. Il rendimento si è spinto fino al 3,626%, come non accadeva da febbraio 2014, per poi scendere al 3,578%. Dura la reazione del vicepremier Salvini, secondo il quale dietro la risalita dello spread c'è una "manovra finanziaria di speculatori alla vecchia maniera" come "25 anni fa Soros per comprarsi in saldo le aziende" italiane. Chi pensa di speculare perde tempo, a nome del governo dico che non torneremo indietro. Leggo - prosegue Salvini - che lo spread è salito intorno ai 300 punti. Qua è lo scontro tra l'economia reale e l'economia virtuale, fra la vita vera e la realtà finanziaria. Se volessi pensare male penserei che coloro che stanno agitando il fantasma dello spread lo fanno perché un'italia che torna a crescere non è un'Italia pronta a svendere le sua aziende", ha insistito. "A nome del governo voglio dire che non torneremo indietro. A maggio avremo finalmente qualcuno a Bruxelles che aiuta".