Articolo realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo.
Per l’ottavo anno consecutivo, Intesa Sanpaolo è stata inclusa negli indici finanziari Dow Jones. Si tratta di un traguardo che premia il gruppo per le sue azioni in termini di sostenibilità economica, sociale e ambientale. Parliamo, in particolare, del Sustainability Index Europe e del Dow Jones Sustainability Index World. Intesa Sanpaolo ha conseguito un punteggio complessivo pari a 80 su 100, rispetto a una media di settore di 54. Per quanto riguarda i parametri che analizzano l’impatto ambientale il punteggio sale fino a 90, rispetto a una media di settore di 55.
“L’inclusione in questo indice, tra i più autorevoli e selettivi a livello internazionale, per l’ottavo anno consecutivo conferma il riconoscimento dell’impegno quotidiano del Gruppo nell’integrazione della sostenibilità economica, sociale e ambientale all’interno della strategia aziendale, impegno che abbiamo messo in evidenza anche nel Piano di Impresa 2018-2021”, ha dichiarato Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo. “Come prima banca in Italia e tra le prime in Europa, siamo orgogliosi di sostenere una crescita responsabile, attenta all’inclusione, al benessere delle persone, alle comunità e all’ambiente, garantendo solidità e trasparenza, elementi alla base di un presente e futuro sostenibili e sempre più importanti nella valutazione del valore di un’azienda.”
Di cosa si occupano gli indici
Gli indici di sostenibilità Dow Jones (DJSI) monitorano dal 1999 le performance ambientali, sociali, economiche e di governance delle principali società presenti nelle Borse mondiali. I titoli da includere vengono selezionati sulla base di una rigorosa valutazione annuale condotta da RobecoSAM, società specializzata in investimenti sostenibili. Gli indici seguono una logica di best in class, includendo società di 60 settori con la performance più elevata relativamente a numerosi indicatori di sostenibilità.
L’impegno per l’ambiente
L’attenzione di Intesa Sanpaolo verso le tematiche di sostenibilità ha portato negli anni ad aderire a numerosi standard internazionali volti a perseguire il rispetto del’ ambiente, tra cui ad esempio UNEP FI (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente), Equator Principles (linee guida internazionali ad adesione volontaria per ‘attività di project financing) e Carbon Disclosure Project (organizzazione non profit internazionale che gestisce un sistema globale di informazioni sulla gestione del cambiamento climatico da parte delle aziende). Intesa Sanpaolo ha poi emesso con successo un Green Bond da 500 milioni per il finanziamento di 77 progetti dedicati alle energie rinnovabili e all’efficienza energetica con oltre 213.000 tonnellate annue di emissioni di CO 2 evitate.
Sostenibilità sociale
Nel corso del 2017 il Gruppo Intesa Sanpaolo ha erogato nuovi finanziamenti per attività ad alto impatto sociale per più di 4,5 miliardi di euro (7,3% sul totale dei nuovi finanziamenti), contribuendo a creare opportunità imprenditoriali e occupazionali nonché ad aiutare le persone in difficoltà attraverso diverse forme: microcredito, prestiti antiusura, finanziamenti al Terzo settore, prodotti dedicati alle categorie sociali più vulnerabili per favorirne l’inclusione finanziaria, sostegno a persone colpite da eventi calamitosi. Banca Prossima, la società del Gruppo dedicata al Terzo Settore, conta circa 62 mila clienti, una raccolta diretta e indiretta di quasi 6 miliardi (3,5 quella diretta) e utilizzi per circa 1,8 miliardi. Il Gruppo punta a diventare la prima Impact Bank al mondo dando vita a un fondo specifico, destinato a garantire 1,2 miliardi di euro di crediti da erogare alle categorie che hanno difficoltà ad accedere al credito.
“È indubbio che l’economia del nostro Paese sia in crescita, ma è altrettanto indubbio che siano in crescita anche le disuguaglianze”, ha detto ancora Carlo Messina. “Nel Piano di Impresa abbiamo quindi previsto iniziative a sostegno di chi si trova in condizione di disagio. Vogliamo lasciare un segno della società civile, sempre creando valore per gli azionisti. Per questo intendiamo giocare la forza della Banca nella creazione di un Fondo di garanzia Impact destinato a chi oggi ha difficile accesso al credito, ma che in futuro potrà facilmente restituirlo: studenti, ricercatori, famiglie, nuova imprenditorialità”.