SoftBank vuole uno sconto da Uber. L'investitore giapponese e i suoi partner, che dovrebbero entrare nel capitale della startup con un sostanzioso round di investimento, avrebbe offerto - riferisce Bloomberg - “più di sei miliardi” per una quota intorno al 14%. La proposta valuterebbe quindi Uber circa 48 miliardi di dollari. Sarebbe il 30% in meno rispetto all'ultimo round, che a settembre aveva valutato la società guidata da Dara Khosrowshahi 69 miliardi.
Non ci sono conferme ufficiali sulle motivazioni che avrebbero portato SoftBank a un ribasso così netto. Ma è probabile che abbiano pesato gli ultimi, complicati, mesi di Uber. Prima le accuse di molestie e l'allontanamento di alcuni manager. Poi l'addio del fondatore Travis Kalanick, la sospensione (pendente) della licenza per operare a Londra e, infine, il furto dei dati di milioni di utenti, avvenuto due anni fa e appena rivelato.
Ad ogni modo, se le condizioni fossero queste, SoftBank diventerebbe uno dei principali azionisti di Uber. E prenderebbe posizione in vista di una quotazione, che Khosrowshahi ha espresso il desiderio di concludere entro il 2019. Il punto di partenza attuale (in base all'offerta di SoftBank) sarebbe poco inferiore ai 33 dollari per azione. Ma il percorso verso l'Ipo è ancora lungo.