Volare sarà impossibile, o quasi, venerdì a causa di diversi scioperi che da un lato fermeranno l'attività di tre compagnie aeree - Alitalia, Ryanair e Vueling - e dall'altro bloccheranno l'operatività degli aeroporti, dove i controllori di volo dell'Enav si asterranno dal lavoro dalle 13 alle 17.
Perché piove sul bagnato
Si prepara insomma quello che si definisce un "venerdi' nero" per chi si troverà a viaggiare in aereo. Lo sciopero dei dipendenti dell'Enav causerà inevitabilmente ritardi e cancellazioni dei voli complicando una situazione già pesante. I lavoratori del gruppo Alitalia saranno infatti in sciopero per l'intera giornata, il personale di bordo di Ryanair incrocerà le braccia dalle 13 alle 17 , e lo stesso faranno i dipendenti di Vueling (Iag) dalle 10 alle 14.
Soltanto alcuni collegamenti saranno garantiti. L'Enac ha specificato che saranno regolari i voli in partenza nelle fasce orarie 7.00/10.00 e 18.00/21.00 e i charter da o per le isole.
Il caso di domani potrebbe essere solo un antipasto di disagi su scala europea che i passeggeri del trasporto aereo. Il 20 dicembre saranno in sciopero, infatti, i piloti di Ryanair con base a Dublino, e la loro protesta avrà inevitabili ricadute su tutto il network della low cost di Michael O'Leary.
E sono sul piede di guerra anche i piloti tedeschi della stessa compagnia. Una data per lo sciopero non è stata indicata: il sindacato tedesco dei piloti ha solo informato che potrebbe cominciare "in qualsiasi momento".
Alitalia che assicura di aver attivato un piano straordinario per limitare i disagi che consentirà all’80% degli utenti di imbarcarsi. In totale, la compagnia vuole cancellare 77 voli tra nazionali e internazionali. Chi preferirà rinunciare del tutto al viaggio in alternativa potrà ricevere il rimborso del biglietto o cambiare il proprio volo senza alcuna penale.
Le ragioni di Alitalia
Insieme nella protesta, diverse le ragioni. Lo sciopero che ha coinvolto Alitalia, spiega Il Post, è stato indetto dalla confederazione sindacale Cub Trasporti, che ha espresso le sue motivazioni in un comunicato. Cub accusa i commissari straordinari che gestiscono Alitalia di volere la “liquidazione della ex compagnia di bandiera e la frammentazione dei lavoratori per colpirne i salari e peggiorarne le condizioni”. “Inaccettabile – si legge nel comunicato -la litania dei soliti noti che, pur di sostenere l'operato del Governo, stanno tentando di promuovere lo smembramento come soluzione inevitabile, raccontando ai lavoratori i benefici effetti della separazione dell'hangling da Alitalia: una irresponsabile tesi, architettata solo per nascondere i veri obiettivi”.
Da parte sua la compagnia aerea ha fatto sapere che “a seguito dell’agitazione proclamata da alcune sigle sindacali dei controllori di volo per venerdì 15 dicembre (dalle 13.00 alle 17.00), Alitalia è stata costretta a cancellare alcuni voli programmati per quel giorno, sia nazionali che internazionali. La compagnia ha attivato un piano straordinario per limitare i disagi dei passeggeri, riprenotando sui primi voli disponibili il maggior numero di viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni: l’80% riuscirà a volare nella stessa giornata del 15 dicembre. Sul sito alitalia.com è disponibile la lista completa dei voli cancellati, insieme alle informazioni dettagliate sulle modalità di riprotezione che prevedono il rimborso del biglietto o la possibilità di cambiare il proprio volo senza alcuna penale fino al 22 dicembre”.
E quelle di Ryanair
Diverse le ragioni dell’agitazione di Enav, la società che gestisce il traffico aereo in Italia, e Ryanair indetta da Fit Cisl. Questa volta i motivi non sono di tipo economico, spiega il sindacato. L’obiettivo è quello di combattere per il riconoscimento e il rispetto dei diritti previsti dall'ordinamento nazionale italiano. “Il sistema che Ryanair insiste ad adottare non è più sostenibile e necessita di un confronto serio con chi rappresenta i lavoratori”. I lavoratori della compagnia low cost chiedono inoltre "l'ottenimento di un contratto collettivo unico che regoli i rapporti di lavoro di tutti i piloti e assistenti di volo Ryanair operanti sulle basi italiane, insieme al superamento delle disparità che oggi caratterizzano i rapporti di lavoro del personale navigante".
In particolare, spiega Emiliano Fiorentino, Segretario nazionale della Fit-Cisl, "Dopo la richiesta da parte del Ministero dei Trasporti, abbiamo differito al prossimo 15 dicembre lo sciopero per i lavoratori di Ryanair e delle società ad esse collegate, inizialmente previsto per lo scorso 10 novembre”. "Continua il nostro impegno - prosegue Fiorentino - alla ricerca delle tutele di legge per i lavoratori del vettore irlandese e per stabilire con la compagnia delle corrette relazioni industriali. Il sistema che Ryanair insiste ad adottare non è più sostenibile e necessita di un confronto serio con chi rappresenta i lavoratori”. Vueling, altra società di voli low cost, verrà coinvolta in un’altra fascia oraria (10.00.14.00).