Satispay, una delle principali startup fintech italiane e finora quella più finanziata del 2017, entra a fare parte di PagoPA, il sistema unico di pagamento della Pubblica Amministrazione che permette ai cittadini di pagare online i servizi pubblici. Il nuovo accordo tra PagoPA e l'app di mobile payment si inserisce nel quadro del Piano Triennale della Pubblica Amministrazione promosso dal Team per la trasformazione digitale guidato da Diego Piacentini.
È il documento di indirizzo destinato a tutta la PA, che accompagna la trasformazione digitale del Paese: tra gli obiettivi, incentivare l'adozione di piattaforme abilitanti come
- Identità Digitale (SPID),
- Anagrafe Nazionale (ANPR),
- e PagoPA.
Per pagare con Satispay i servizi di Pubblica Amministrazione, dalla pagina di calcolo del totale dell'importo basterà selezionare Satispay come metodo di pagamento, confermare di voler procedere con Satispay e inserire nella maschera che si aprirà il proprio numero di cellulare. Arriverà una notifica all'app Satispay installata sul proprio smartphone, accettando la quale si perfeziona il pagamento di cui si riceverà ricevuta via email.
Per il 2017 i costi sostenuti dal contribuente per ogni singola operazione saranno a carico di Satispay, mentre a partire dal 2018 le commissioni saranno pari a 0,20 euro per i pagamenti superiori a 10 euro e zero per importi inferiori. "Fin dall'inizio - ha dichiarato Alberto Dalmasso, ceo di Satispay - il Team per la Trasformazione Digitale ha riconosciuto in Satispay uno degli strumenti capaci di contribuire al progetto strategico di digitalizzazione del Paese. La possibilità di essere parte di PagoPa, progetto centrale nella trasformazione digitale del Sistema Paese - ha aggiunto - è stato per noi in questo ultimo anno un costante stimolo per fare sempre meglio e per consegnare nelle mani dei cittadini un servizio efficiente, che semplificasse profondamente la gestione delle loro vite".
L'incontro con il Team digitale di Palazzo Chigi
Semplificare, la parole chiave. Il percorso è quello avviato con il Piano triennale per l'informatica nella Pubblica amministrazione, realizzato da AgID e dal team per la Trasformazione Digitale. "Ho incontrato Diego Piacentini prima ancora che prendesse l'incarico del team - ha detto ad Agi Dalmasso - in quell'occasione avevamo parlato di Satispay e ci siamo confrontati sul nostro prodotto per capire se ci fosse la possibilità di dare un contributo". Sostegno che si è tradotto prima in uno scambio di informazioni con il team sui temi e i trend dei pagamenti digitali, di cui Satispay è riferimento in Italia.
"Poi, il confronto con alcuni Comuni in difficoltà sui pagamenti elettronici - ha detto ancora Dalmasso - ci ha convinto della grande opportunità che si poteva aprire: coprire pagamenti che tutti gli italiani devono effettuare". La determinazione del Team per la Trasformazione Digitale e la convinzione che non si trattasse di una collaborazione "con la PA, che non fosse solo una perdita di tempo ma qualcosa di utile", hanno fatto il resto. Il team di Satispay si è inserito all'interno del lavoro della squadra di Piacentini, impegnata nel mettere assieme "Spid con l'accettazione di pagamenti elettronici. Vuol dire avere una tua identità digitale, sapere con chiarezza tutto quello che devi pagare e al tempo stesso rendere disponibili più sistemi di pagamento possibili".
Per la startup di Dalmasso "si tratta di aggiungere almeno 2 pagamenti al mese alla media degli 8 che già effettuano i nostri utenti. Vuol dire - ha precisato - aumentarne di più del 20% il volume. Il nostro obiettivo per l'anno prossimo è un milione di utenti iscritti: la presenza su PagoPA può contribuire per un 10% a questo risultato".