Dopo un anno se il beneficiario del reddito di cittadinanza rifiuta un'offerta "congrua di lavoro" perderà il diritto. È quanto prevede la bozza del decreto in cui si spiega che "decade dal reddito di cittadinanza chi rifiuta un'offerta di lavoro congrua, dopo averne già rifiutate due, ovvero, indipendentemente, dal numero di offerte precedentemente ricevute, rifiuta una offerta congrua dopo il dodicesimo mese di fruizione del beneficio". Sempre nella bozza si legge che "l'Inps è autorizzato a inviare comunicazioni informative mirate sul reddito di cittadinanza ai nuclei familiari che a seguito dell'attestazione dell'Isee presentino valori dell'indicatore o di sue componenti compatibili" con i criteri per riceverlo.
La bozza del decreto sarà approvato dal Governo giovedì in Consiglio dei ministri: "L'Inps è autorizzato ad inviare comunicazioni informative mirate sul reddito di cittadinanza ai nuclei familiari che a seguito dell'attestazione dell'Isee presentino valori dell'indicatore o di sue componenti compatibili" con i criteri per riceverlo. Ancora: "Possono prevedersi anche misure non monetarie ad integrazione del reddito di cittadinanza, quali misure agevolative per l'utilizzo di trasporti pubblici, di sostegno alla casa, all'istruzione e alla tutela della salute".