Il Qatar lascia l'Opec e il prezzo del petrolio fa un balzo. L'annuncio è stato dato dal ministro del Petrolio dell'emirato, Saad Al-Kaabiva: "Il Qatar - ha detto a Doha - ha deciso di ritirarsi come membro dell'Opec a partire dal gennaio 2029". Il ministro ha precisato di averne informato l'Opec questa mattina. Il Qatar continuerà a produrre petrolio ma si concentrerà nella produzione di gas. L'emirato è il primo produttore mondiale di gas naturale liquefatto. "Non abbiamo un grande potenziale petrolifero - ha detto il ministro - siamo molto realisti. Il nostro potenziale è nel gas".
Il Qatar è membro dell'Opec dal 1961. L'organizzazione dei Paesi produttori è nata nel 1960, per iniziativa soprattutto dell'Arabia Saudita, che ancora oggi domina questo cartello composto da 15 Paesi membri. Nel 2017 l'Arabia Saudita ha rotto le relazioni diplomatiche con il Qatar, accusandolo di proteggere persone e organizzazioni ostili a Riad.
La decisione del Qatar ha avuto un immediato effetto sul prezzo del petrolio che è tornato a crescere: sui mercati asiatici i future sul Light crude Wti avanzano di 2,50 dollari a 53,43 dollari e quelli sul Brent di 2,64 dollari a 62,10 dollari al barile.
Intanto, il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman è giunto ieri sera in Algeria, dopo aver visitato la Mauritania e aver partecipato venerdì e sabato al vertice del G-20 a Buenos Aires, in Argentina. Mohammed bin Salman ha iniziato a fine novembre per il suo primo tour diplomatico all’estero dall'assassinio del giornalista saudita Jamal Khashoggi, avvenuto il 2 ottobre nel consolato del paese arabo a Istanbul.
Oggi il principe incontrerà diversi funzionari di alto livello algerini. Secondo l’agenzia di stampa ufficiale del paese africano Aps, “questa visita farà rivivere i vari seminari bilaterali della 13esima sessione dell'incontro della commissione mista algerino-saudita, svoltasi a Riad lo scorso aprile e che è stata occasione della firma di diversi accordi di cooperazione. La visita del principe ereditario saudita sarà l'occasione per discutere questioni politiche ed economiche di interesse comune, sia arabe che internazionali, e in particolare la questione palestinese e le situazioni in alcuni paesi fratelli, oltre agli sviluppi nel mercato petrolifero”, riferisce l’agenzia algerina.