"Le risorse sono molto limitate e vanno concentrate su occupazione e giovani". Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, in un'intervista al 'Sole 24 Ore' fissa le priorità del governo in vista della manovra. "L'obiettivo evidente", scrive il quotidiano economico, "è di fermare sul nascere la prevedibile corsa alle promesse pre-elettorali che rischia di infiammarsi alla vigilia di uno dei voti politici più incerti della storia recente". Ecco, in pillole i punti principali toccati nel colloquio.
I giovani prima di tutto
"Abbiamo iniziato a lavorare a una legge di bilancio in continuità con le precedenti, che accanto al consolidamento si dovrà concentrare su poche priorità: i giovani, prima di tutto, con misure permanenti per l’occupazione, poi la lotta alla povertà e la spinta agli investimenti. Quelli privati stanno crescendo anche grazie alle misure messe in campo dal governo, e per la parte pubblica va migliorata la capacità di spesa delle amministrazioni".
"La riduzione del cuneo fiscale sia permanente"
"Il lavoro tecnico è in pieno corso, e l’idea di base è semplice. Gli incentivi, sotto forma di riduzione del carico fiscale e contributivo, devono essere permanenti, anche per spingere le imprese a investire a lungo termine e a far entrare i giovani con la prospettiva di un lavoro stabile, che permetta di pensare a un mutuo o a metter su famiglia. Ma bisogna essere consapevoli che meccanismi come questi hanno costi importanti e crescenti nel tempo proprio per il loro carattere strutturale: per questa ragione hanno bisogno di coperture solide, e di una definizione precisa della platea.
"Non aspettarsi miracoli dalle privatizzazioni"
"Le privatizzazioni hanno sempre rappresentato una parte della strategia del governo, con l’obiettivo di abbattere il debito ma anche di migliorare l’efficienza manageriale nella gestione delle società interessate ad ampliare le fonti di finanziamento. Il processo si è interrotto nell’ultima legge di bilancio, e ora valuteremo se ci sono le condizioni per riprenderlo. Liberiamoci però del mito secondo cui ci sarebbero centinaia di miliardi di asset pubblici valorizzabili in breve tempo: si può lavorare a più soluzioni, anche innovative, ma gli importi sono sempre inferiori a quanto si dice".
Sui cantieri navali francesi nessun passo indietro
"Non faccio previsioni, ma ribadisco che sulla maggioranza azionaria non siamo disposti a passi indietro. Siamo interessati a un progetto per la creazione di una realtà di eccelenza nella cantieristica sia sul piano civile sia su quello militare, e il contributo italiano sarebbe molto ampio".
Tim? Lo scorporo della rete può essere una soluzione
"A prescindere dai proprietari, in termini di principio, la separazione fra infrastrutture e operatori è una soluzione che può dare efficienza, e la si può realizzare in vari modi. Il discorso va legato all’obiettivo strategico di dotare l’Italia di un capitale Ict adeguato alle sfide di un Paese avanzato". Quanto al dossier Vivendi, "ho detto in passato che il problema non è costituito dagli investimenti esteri in Italia, che possono aiutare la crescita e l’occupazione, ma dalla scarsità degli investimenti italiani nel mondo. Vorrei vedere più Italia nel mondo, e quando le nostre aziende vanno a fare investimenti all’estero ci aspettiamo parità di trattamento".