AGI - Ritiro delle procedure di licenziamento collettivo per 249 lavoratori e rinnovo del contratto di fornitura per altri 12 mesi. Questi i punti cardine dell'accordo raggiunto tra Stellantis e Trasnova durante l'incontro che si è svolto al ministero delle Imprese e del Made in Italy con i sindacati confederali e di categoria, i rappresentanti delle Regioni e degli enti locali dove opera l'azienda dell'indotto. La società con sede a Cassino in provincia di Frosinone - che opera in regime di monocommittenza con Stellantis, svolgendo attività di logistica in diversi stabilimenti del Gruppo - aveva annunciato i giorni scorsi licenziamenti collettivi per 97 lavoratori impiegati tra Pomigliano, Mirafiori, Melfi e Piedimonte San Germano a seguito della sospensione del contratto di fornitura da parte di Stellantis a partire dal 31 dicembre. Alla decisione di Trasnova sono poi seguite le lettere di licenziamento da parte delle società subappaltanti: Logitech aveva avviato procedure per 101 unità, mentre Tecnoservice per 51 dipendenti, per un totale di 249 lavoratori.
Come riporta una nota del Mimit, durante l'incontro Stellantis ha sottolineato l'intenzione di portare avanti un percorso di dialogo con le parti coinvolte al tavolo rendendosi disponibile a proseguire per un altro anno il contratto di fornitura con Trasnova. Dal canto suo, quest'ultima, si impegna al ritiro immediato delle procedure di licenziamento che interessano anche i subappaltatori. Inoltre, l'azienda si impegna anche a ricercare nei prossimi mesi altri possibili business di sviluppo, lavorando in ottica di superamento del regime di monocommittenza.
Trasnova, accordo nel senso di responsabilità
"L'accordo siglato al MIMIT, che prevede l'estensione del contratto con Trasnova per un ulteriore anno, nasce nel solco del senso di responsabilità di Stellantis che, nei giorni scorsi, aveva dato la propria disponibilità a supportare Trasnova per risolvere questa delicata situazione". Lo si legge in una nota di Stellantis Italia in merito al raggiungimento dell'accordo con Trasnova per evitare i licenziamenti.
"È stata infatti la stessa Stellantis, che ha proposto questo tipo di soluzione che permetterà a Trasnova, nell'arco dei prossimi 12 mesi, di poter intervenire per realizzare una soluzione complessiva e definitiva nei confronti dei lavoratori coinvolti con gli appositi strumenti che regolano le situazioni di crisi e trovare, secondo l'accordo, anche misure di diversificazione della clientela" conclude.
Fiom, Trasnova è simbolo dello stato dell'automotive
"Trasnova rappresenta la vertenza simbolo di quello che potrà accadere nel settore dell'automotive, che partendo proprio dalla filiera della componentistica, inizia a mostrare tutte le sue difficoltà. Al Mimit e più in generale al Governo chiediamo di ripristinare e ampliare il fondo automotive e di affrontare il tema della transizione con un confronto presso Palazzo Chigi con tutti i Ministeri competenti. Stellantis dal canto suo deve cominciare a dare le risposte necessarie per garantire l'occupazione e la saturazione di tutti gli stabilimenti in Italia". Cosi' in una nota congiunta Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità, Maurizio Oreggia e Ciro D'Alessio, coordinatori nazionali automotive per la Fiom-Cgil.
"Abbiamo bisogno di mobilitarci in Europa, affinché l'Unione europea decida per un piano straordinario per la transizione di tutto il settore automotive. Come Fiom-Cgil ringraziamo le lavoratrici e i lavoratori protagonisti in questi giorni di una grande lotta in difesa del lavoro, del salario e della dignità".