AGI - I mercati, nella giornata di martedì 10 dicembre, danno dei segnali di rafforzamento, anche se Wall Street resta incerta e contrastata, per colpa di Nvidia e in attesa dei dati di mercoledì sull'inflazione Usa. In Asia le Borse rimbalzano, specie in Corea del Sud e in Cina, dopo che in entrambi i Paesi le autorità hanno fornito dichiarazioni di sostegno all'economia. Il listino di Seul avanza di oltre il 2% e quelli di Shanghai e di Hong Kong tra l'1% e l'1,5%, mentre Tokyo sale di circa mezzo punto percentuale e Sydney arretra dopo che la Reserve Bank of Australia ha mantenuto stabili i tassi di interesse, come previsto. In Cina il Politburo presieduto da Xi Jinping, ha affermato che le autorità "devono attuare politiche fiscali più proattive e politiche monetarie moderatamente accomodanti" il prossimo anno per rilanciare i consumi interni. Queste dichiarazioni hanno reso più ottimisti i mercati cinesi, poiché arrivano in un momento in cui i timori di una possibile guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina hanno offuscato le prospettive economiche e in attesa della riunione a Pechino della conferenza annuale del lavoro del comitato centrale in cui i principali decisori politici cinesi tracceranno la rotta dell'economia del Paese nel 2025.
In Corea del Sud, gli analisti di Goldman Sachs in una nota hanno affermato che "lo scenario più probabile sembra essere una transizione ordinata verso le elezioni presidenziali anticipate". Ma "è necessaria maggiore chiarezza sulla durata, la portata e i dettagli di tali accordi transitori". Il presidente Yoon, sotto accusa per tradimento e abuso di potere dopo il fallito tentativo di legge marziale, resterà in carica ma con poteri limitati. I magistrati gli hanno vietato di viaggiare all'estero. Intanto il governatore della Banca di Corea, Rhee Chang-yong, si è impegnato a fornire tutta la liquidità necessaria per impedire eccessive turbolenze e Park Chong-hoon, responsabile della ricerca per la Corea di Standard Chartered, ha detto che gli investitori al momento sono "preoccupati ma non in preda al panico". In India la rupia si è indebolita oggi, raggiungendo un minimo storico, per le crescenti aspettative di tagli dei tassi d'interesse il prossimo anno e dopo che il governo ha nominato un funzionario statale di carriera, Sanjay Malhotra, come prossimo governatore della Reserve Bank of India.
Il ruolo di Nvidia
Nel frattempo i future a Wall Street sono piatti e deboli e quelli sull'EuroStoxx sono calo, in attesa della Bce di giovedì e dopo che i tre indici di New York sono arretrati nella giornata di lunedì, poiché il calo del colosso dell'intelligenza artificiale Nvidia ha messo sotto pressione i titoli tecnologici, mentre gli investitori sono in attesa dei dati sull'inflazione Usa. Il Dow Jones è sceso dello 0,51%, l'S&P dello 0,60% e il Nasdaq dello 0,62%, tirati giù da Nvidia, che ha perso il 2,55%, dopo che l'autorità di regolamentazione del mercato cinese ha dichiarato di aver aperto un'indagine sulla societa' Usa per sospetta violazione della legge antitrust del Paese. L'indagine è una mossa che gli analisti interpretano come una ritorsione contro le ultime restrizioni imposte da Washington al settore cinese dei chip ed è partita dopo che la scorsa settimana l'amministrazione Biden ha annunciato una nuova serie di restrizioni finalizzate ad ostacolare lo sviluppo delle tecnologie cinesi dell'intelligenza artificiale. "Un colosso come Nvidia e' sotto pressione a causa delle ritorsioni della Cina, che hanno messo sotto pressione il settore tecnologico", ha commentato Robert Pavlik, senior portfolio manager di Dakota Wealth.
Prossimi scenari
Sui mercati c'è anche attesa per i dati sull'inflazione Usa dell'11 dicembre, coi prezzi generali previsti in lieve rialzo dal 2,6% al 2,7% e quelli core stabili al 3,3%. Si tratta delle ultime indicazioni importanti prima della riunione Fed del 18 dicembre, nella quale un taglio di 25 punti base è altamente probabile ma non è scontato pienamente. Citigroup ha rivisto al ribasso la sua previsione di una riduzione di 25 punti, rispetto a quella precedente di 50 punti base, mentre la scorsa settimana, diversi funzionari Fed, tra cui il presidente Jerome Powell, hanno affermato che la banca centrale potrebbe permettersi di essere più cauta nel suo percorso di allentamento della politica monetaria, data la resilienza dell'economia americana e il rischio di una ripresa dell'inflazione quando partiranno le nuove politiche di Trump su dazi, sconti fiscali e misura anti-immigrazione.
Petrolio ed EuroStoxx
Intanto in Asia i prezzi del greggio frenano leggermente, dopo aver chiuso in rialzo del 2% a New York, poiche' il rovesciamento del regime di Bashar al-Assad in Siria rischia di creare instabilità nella regione e ulteriori tensioni in Medio Oriente, sebbene persistano le preoccupazioni per l'indebolimento della domanda globale.
In leggero calo i future sull'EuroStoxx, dopo che ieri le Borse europee hanno chiuso miste in attesa della riunione di giovedì della Bce e di quella del 18 dicembre della Fed. Parigi è stata la migliore ed e' avanzata dello 0,72%, dopo che il governo ha fatto sapere che è pronta la legge speciale che consentirà alla macchina pubblica di funzionare anche in caso di mancata approvazione della legge di bilancio. Inoltre a Parigi le azioni di Vivendi sono salite dell'1,23%, dopo che gli azionisti hanno approvato a larga maggioranza il piano del gruppo mediatico francese di dividersi in quattro entità, favorendo cosi' l'industriale miliardario Vincent Bollore', che controlla la società. Anche Londra e' avanzata dello 0,52%, mentre Milano ha perso lo 0,55% e Francoforte lo 0,19%, in attesa della Bce.
I mercati scommettono su un nuovo taglio al costo del denaro di 25 punti base da parte della banca centrale europea. "Tuttavia - commenta Vincenzo Bova, strategist di Mps - gli investitori scommettono che il tasso di interesse europeo scenderà sotto al 2% gia' a primavera e non so se questo accadra' veramente. Lagarde giovedi' segnalera' che la Bce e' pronta a tagliare i tassi ma non penso che offrira' tanti indizi su dove vogliono arrivare". "Penso che complessivamente dicembre restera' un mese positivo per i mercati - aggiunge Bova - anche se questa settimana c'è il rischio già mercoledì di una doccia fredda sull'inflazione Usa. Poi il giorno dopo c'e' la riunione della Bce, e anche li' temo un effetto delusione".