AGI - La piattaforma di consegne a domicilio Glovo cambierà il suo modello di relazioni con i lavoratori in Spagna, finora basato su autisti di consegna autonomi, e farà contratti di lavoro. L'azienda ha preso questa decisione dopo essere stata sotto i riflettori per l'uso della figura del lavoratore autonomo, che ha portato un giudice di Barcellona a indagare se ha violato i diritti.
Il giudice ha convocato il cofondatore e amministratore delegato della piattaforma, Oscar Pierre, a testimoniare domani. In una nota Glovo ha affermato di aver compiuto questo passo "come parte del suo fermo impegno nei confronti della Spagna, suo Paese d'origine e mercato principale" e ha annunciato che aprirà un dialogo con le parti sociali per guidare il processo di cambiamento del modello.
Nel 2021 la Spagna ha approvato la prima legge europea che regola esplicitamente lo status dei lavoratori delle consegne, richiedendo che siano riconosciuti come dipendenti invece di essere considerati liberi professionisti autonomi. Ciò significa che le aziende di consegna di cibo basate su app come Glovo devono pagare i contributi dei loro dipendenti - che si spostano principalmente in bicicletta e moto - per benefici come il congedo per malattia e le tutele contro il licenziamento.
Dopo l'approvazione della cosiddetta "Rider Law", il ministero del lavoro spagnolo ha inflitto multe a Glovo per un totale di 205 milioni di euro (215 milioni di dollari).
"Le leggi devono essere rispettate. L'abbiamo già detto: nessuna eccezione. Nessuna grande impresa è al di sopra della legge. La democrazia vince", ha scritto il ministro del Lavoro Yolanda Diaz sui social media dopo l'annuncio di Delivery Hero. Glovo, con sede a Barcellona, è stata acquistata nel 2022 da Delivery Hero, con sede a Berlino.