AGI - Un altro marchio dell'automotive italiano è in crisi. Stavolta è l'iconica Maserati a preoccupare. Il sindaco di Modena, Massimo Mezzetti, ha incontrato il nuovo ceo di Maserati, Santo Ficili, nella sede di via Ciro Menotti dove sono in corso i festeggiamenti del marchio.
Era il 1° dicembre 1914, in un garage di Bologna i tre fratelli Alfieri, Ettore ed Ernesto Maserati aprirono un’officina meccanica per riparazioni di automobili, la chiamarono Società Anonima Officine Alfieri Maserati. Erano tre giovani affascinati dalla velocità e dalla passione per i motori, prima le auto da corsa, poi le automobili, la prima a riportare il marchio del Tridente la Tipo 26.
“Festeggiare l’anniversario di Maserati è importante – sottolinea il sindaco – perché, mentre raccontiamo un glorioso passato, dobbiamo guardare al futuro di questa azienda che con Modena ha un rapporto così forte da essere identitario”. Dopo ottantacinque anni di attività dello Stabilimento di Modena, era il lontano 1939, il marchio deve continuare a vivere. Il primo cittadino Mezzetti “non riesce a trattenere profonda preoccupazione per il futuro di Maserati e incertezza per la situazione dell’azienda, soprattutto su alcuni dati”. Quali? “Dalla chiusura del centro dedicato a innovazione e ricerca, al calo delle vendite, fino alla bassa produttività più volte richiamata dai sindacati”.
"Gli ho dato piena disponibilità a lavorare insieme per garantire alla Maserati un futuro di stabilità occupazionale e di sviluppo produttivo - spiega il sindaco dopo l'incontro -. Maserati è un marchio legato indissolubilmente a Modena. È un patrimonio della città e tale vogliamo che rimanga" e "Ho avuto modo di parlare, in questa particolare giornata di festa per i 110 anni della casa automobilistica, con il ceo Santo Ficili e il suo team e ho trovato in lui piena consapevolezza di questo e una volontà sincera di impegno per il rilancio del marchio e dei nostri impianti produttivi", sottolinea Mezzetti.