AGI - Stallo nella notte nella contrattazione in corso tra Ita e Lufthansa, le due compagnia sono chiamate a consegnare alla Ue entro lunedi' 11 novembre il paper con le risposte ai rilievi mossi dalla Ue quando in estate ha dato il via libera all'accordo per la cessione per 325 milioni del 41% del vettore italiano (al 100% del Mef dopo il salvataggio dell'ex Alitalia) al colosso dell'aviazione tedesco.
Fonti riferiscono che ci sarebbe una distanza tra le due parti di circa 10 milioni di euro sul prezzo finale, 829 milioni di euro, dato che l'accordo iniziale avrebbe previsto una possibile rinegoziazione del costo della seconda tranche dell'operazione, in base ad una serie di parametri variabili. Il Mef pero', viene riferito, avrebbe chiesto il rispetto del prezzo concordato tra le parti al momento dell'intesa siglata a maggio del 2023. Al momento Ita non commenta lo stallo della situazione. La sensazione, viene riferito, e' che lo stallo possa essere superato, dato che il dialogo tra le parti starebbe proseguendo.
Per l'ok alle nozze la Ue aveva chiesto una serie di accorgimenti che garantissero la concorrenza nei due scali chiave italiani, Milano Linate e Roma Fiumicino, con la cessione di una serie di slot, che potrebbero andare a beneficio di EasyJet ed Air France.
Ue, in contatto con parti; no comment sull'intesa
"L'unica cosa che posso dire è che siamo in contatto con Lufthansa e il Ministero e la prossima tappa è analizzare l'accordo che le parti ci vorranno consegnare". Lo ha dichiarato la portavoce della Commissione europea per la Concorrenza, Lea Zuber, nel briefing quotidiano con la stampa rispondendo a una domanda sulle notizie di stallo nell'accordo.
"Le scadenze concordate dalle parti negli impegni che hanno presentato alla commissione al momento dell'autorizzazione condizionale sono riservate. Quindi non posso davvero dire di più sulle scadenze in quanto tali", ha evidenziato. "L'intero meccanismo funziona secondo cui la transazione non può essere finalizzata prima che la commissione concluda che c'e' un soggetto idoneo a porre rimedio per ciascuna delle criticità riscontrate. Quindi una volta che riceviamo gli accordi, una volta che analizziamo se il soggetto idoneo a porre rimedio è indipendente dalle parti, se ha le risorse finanziarie necessarie, le competenze necessarie e una volta che diamo il nostro consenso, solo allora la transazione puo' concludersi", ha spiegato la portavoce.