AGI - La pioggia non ferma i sindacati del lavoro pubblico. Fp Cgil, Uil Fpl e Uil Pa, sono scesi a Piazza del Popolo a Roma per rivendicare il rinnovo dei contratti nazionali per tutti i lavoratori dei servizi pubblici, chiedendo maggiori risorse, in primis per la sanità, al fine di garantire cure universali e gratuite.
“La giornata di oggi è importante perché per il secondo giorno consecutivo i lavoratori stanno riempiendo Piazza del Popolo. Il lavoro e la persona debbono tornare al centro della politica, perché la ricchezza di un Paese la producono le persone che lavorano non la finanza”.
Apre così il suo intervento il segretario della Cgil Maurizio Landini nella manifestazione indetta congiuntamente dai sindacati pubblici di Cgil e Uil, per rivendicare il rinnovo dei contratti collettivi di lavoro e chiedere, al contempo, maggiori risorse per i contratti nazionali e, soprattutto, per la sanità pubblica.
Il principale bersaglio di Landini è, ovviamente, il governo: “Quando si tagliano i salari e l’occupazione, quando si incentiva la precarietà, si sta riducendo la democrazia e la libertà dei cittadini del nostro Paese. Ed è quello che sta succedendo. Noi non siamo più disponibili ad accettare questo andazzo”.
Ma i toni del numero uno della Cgil si fanno ancora più duri quando si rivolge al ministro Giorgetti, commentandone la manovra di bilancio e la mancanza di una tassazione per le banche: “Quando ho sentito il ministro dell’Economia che a nome del governo ha detto che nella legge di bilancio la grande novità sarà che i sacrifici li faranno le banche e non le persone, mi sono chiesto se fosse sobrio. Vorrei proprio capire quale sarebbe il sacrificio richiesto alle banche. Da quello che abbiamo letto tutti – sottolinea Landini – non c’è nessuna tassazione in più né per gli istituti bancari né per coloro che hanno aumentato i profitti”.
Il segretario della Cgil manda, poi, un messaggio anche all’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, che nei giorni scorsi ha affermato di vedere troppa ‘rabbia e livore’: “Noi non siamo livorosi, la nostra non è invidia, ma giustizia sociale, dignità, libertà delle persone”, afferma Landini.
Mentre il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri punta il dito principalmente sui tagli alla sanità: “Invito i nostri politici a fare una visita negli ospedali, dove da vent’anni ci sono continui tagli sul settore pubblico. Noi, come abbiamo fatto sempre, chiediamo ancora più investimenti”. E osserva: “C’è chi dice che sono aumentate le risorse alla sanità. Ma il discorso è un altro: è logico, infatti, che, se tu aumenti gli investimenti, ma nel frattempo aumentano i costi energici e quelli dei servizi, gli stessi servizi diminuiscono. È un ragionamento che anche un bambino delle elementari capirebbe”.
Bombardieri, poi, arringa la folla soffermandosi anche lui, come Landini, sul tema delle banche: “È intollerabile che questo governo tratti banche e lavoratori del pubblico impiego allo stesso modo”.
Infine, conclude, annunciando che non ci sarà nessun passo indietro da parte della UIL: “Continueremo la nostra battaglia per il servizio pubblico, per dare a questo Paese risorse per i salari, per il fisco e per le pensioni. Tutti temi su cui continueremo a lottare per continuare a rappresentare chi soffre”.