AGI - Continua a far discutere l'audizione del Ceo di Stellantis, Carlos Tavares, alla Camera dei Deputati. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha detto che il manager "dovrebbe vergognarsi e chiedere scusa". "Il Settore dell'automotive è in crisi anche per colpa sua. L'ad e la dirigenza di Stellantis dovrebbero chiedere scusa agli operai, agli ingegneri, ai tecnici, agli italiani e alla storia dell'auto italiana. Non è più in condizione di chiedere niente per come hanno mal gestito e mal amministrato un'azienda storica italiana", ha concluso.
"Noi abbiamo bisogno che le produzioni in Italia vengano mantenute. Chiedere ulteriori incentivi mi sembrava onestamente una pazzia", ha detto da parte sua il presidente di Confindustria Emanuele Orsini, a margine del convegno dei Giovani imprenditori di Confindustria a Capri.
"Noi abbiamo bisogno di piani industriali seri, imprese che siano serie sul territorio e che restino, ovviamente, a costruire i propri prodotti nel nostro Paese", ha aggiunto Orsini.
"Dalle reazioni dei parlamentari e anche dei sindacati spero che Tavares si sia reso conto che il sistema paese intero, maggioranza e opposizione, sindacati e imprese chiedono alla grande multinazionale nata in Italia di restare in Italia e di affrontare con noi la transizione ecologica", ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso intervenendo allo stesso convegno, "è importante che ciascuno faccia la sua parte e che gli impianti ritornino ai livelli produttivi, perché altrimenti i costi di produzione aumentano perché' gli stabilimenti sono stati pensati su un'economia di scala".
La replica dell'azienda: "Indispensabili regole certe"
"Ieri il nostro Ceo (Carlos Tavares, ndr.) ha offerto una spiegazione dettagliata e concreta della fase storica che la mobilità e il settore automotive stanno vivendo e della risposta di Stellantis a tutto questo. Il piano strategico di gruppo e il piano industriale elaborato per ogni stabilimento italiano sono le scelte concrete che Tavares ha comunicato lo scorso maggio alle organizzazioni sindacali. La certezza di stabilità nelle regole e delle giuste condizioni per competere, in un contesto che aiuti la domanda a crescere, sono condizioni indispensabili alle quali tutti siamo chiamati a concorrere". Così in una nota Daniela Poggio, VP Communication & Public Affairs Stellantis Italia. "Per questo, da parte nostra, porteremo sempre avanti con gli attori che condividono lo stesso obiettivo e i portatori di interesse, un dialogo franco, rispettoso e trasparente, perché abbiamo a cuore la nostra impresa, i nostri colleghi e le nostre colleghe, la filiera produttiva e tutto il Paese, consapevoli del valore che Stellantis ha per l'Italia", conclude Poggio.