AGI - Eni ha chiuso il primo semestre con un utile operativo proforma adjusted di 8,223 miliardi di euro, un utile netto adjusted di 3,101 miliardi e un utile netto di 1,872 miliardi. Lo rende noto un comunicato della società. Nel secondo trimestre 2024 Eni ha registrato un utile operativo proforma adjusted di 4,1 mld e un utile netto adjusted di 1,5 mld. Si tratta di "risultati eccellenti nonostante andamenti contrastanti di mercato con migliori prezzi di realizzo del greggio, prezzi del gas stabili, margini di raffinazione favorevoli anche se in riduzione su base sequenziale, e deboli margini nella chimica", spiega una nota del gruppo. Il secondo trimestre include un onere netto, dopo l'effetto fiscale, di circa 0,5 mld relativo a svalutazioni di attività E&P dovute alla revisione delle priorità di spesa con diminuzione dell'impegno nelle future fasi di sviluppo di asset marginali e focus sui progetti "core" in coerenza con la strategia, compensate dal provento relativo a un accordo con un operatore italiano sulla condivisione dei costi ambientali, classificato negli special item.
Produzione idrocarburi +6%
La produzione di petrolio e gas di Eni nel secondo trimestre del 2024 è aumentata del 6% rispetto al 2023 a una media di 1,71 milioni di barili al giorno per effetto del continuo incremento dei volumi dei nostri piu' rappresentativi progetti in Costa d'Avorio e Floating Lng in Congo e del maggior contributo della Libia, e grazie alla completa integrazione di Neptune. Lo rende noto il gruppo. Nel semestre la media è stata pari a 1,73 milioni di barili al giorno (+5% rispetto ai primi 6 mesi del 2023). Per l'intero 2024, la previsione per la produzione annua di idrocarburi è verso il limite superiore dell'intervallo annunciato di 1,69 - 1,71 mln di boe/g assumendo una previsione di prezzo del Brent di 86 dollari al barile.
Flusso di cassa nel semestre di 7,8 mld
Nel primo semestre Eni ha generato un flusso di cassa da attività operativa adjusted di 7,8 miliardi di euro, coprendo i fabbisogni per investimenti di 4,1 mld. Il flusso di cassa organico "FCF" di 3,7 mld ha consentito di coprire la remunerazione degli azionisti di 2 mld e unitamente ai proventi da cessioni relativi principalmente a Plenitude e Saipem per circa 1 mld hanno ridotto l'indebitamento a 12,1 mld, dopo l'elevato livello che si era accumulato nel primo trimestre dell'anno per effetto dell'acquisizione di Neptune (2,3 mld).
Nel secondo trimestre il flusso di cassa adjusted prima delle variazioni del capitale circolante di Eni è stato di 3,9 mld, grazie alla robusta gestione industriale sostenuta dall'efficacia operativa, dalla crescita, dai nostri asset di valore e dalla disciplina finanziaria. Il leverage è tornato su di un andamento discendente a 0,22 al 30 giugno 2024.
Descalzi, risultati superiori alle attese
"Nel II trimestre 2024 abbiamo ottenuto risultati superiori alle attese, dimostrando i significativi progressi fatti da Eni in molteplici aspetti della sua strategia e del piano industriale illustrati agli investitori lo scorso marzo. Rispetto ai chiari obiettivi di sviluppo delle nostre linee di business che presentano vantaggi competitivi: la produzione di idrocarburi, la bioraffinazione e la capacità di generazione rinnovabile, abbiamo conseguito in ciascuno una rilevante crescita". Lo ha dichiarato l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, commentando i risultati finanziari del gruppo.
"Tali progressi ci hanno consentito di ottenere eccellenti risultati finanziari con 1,5 mld di profitti netti adjusted. In parallelo alla crescita industriale, stiamo compiendo progressi superiori alle aspettative nelle attivita' di gestione del portafoglio in termini sia di tempi di esecuzione sia di valore generato. Stiamo migliorando la qualita' del portafoglio Upstream, con il recente annuncio della dismissione di attivita' petrolifere non strategiche in Alaska e il completamento in corso della vendita delle attivita' onshore in Nigeria, mentre abbiamo definito un accordo per l'aggregazione aziendale tra Ithaca Energy e in nostri asset in UK. Enilive ha annunciato un accordo di esclusiva con il fondo KKR per un ingresso di capitale privato che, in modo simile all'operazione finalizzata nel primo trimestre relativa a Plenitude, concorra a finanziare la crescita e confermi il valore che stiamo creando nei nostri business legati alla transizione", ha aggiunto Descalzi.