AGI - Tutti al mare, questo si. Ma anche in montagna, al lago e nelle città d'arte: la maggior parte nel Belpaese, mentre una percentuale residuale all'estero e nelle grandi capitali europee. L'importante, per oltre 15 milioni di italiani, è approfittare dell'apertura dell'estate scegliendo il fascino discreto di giugno, mese rassicurante e meno convulso, e programmare una vacanza sostenibile in linea con la fine dell'anno scolastico. Lo rileva l'indagine realizzata per la Federalberghi da Tecnè nel periodo compreso tra il 5 e il 12 giugno scorsi. Della cifra complessiva, 8,7 milioni sono famiglie che porteranno in vacanza figli e nipoti.
"Il suono della campanella ha rappresentato indirettamente un test per il comparto: ci dice che la chiusura delle scuole è un assist per la programmazione di una vacanza, ci conferma che la destinazione preferita dei nostri concittadini resta l'Italia nel 90 per cento dei casi, ci rivela che vi è un cambiamento di rotta e che il mese di giugno può rappresentare un'opzione utile e sostenibile, principalmente per le famiglie italiane - ha dichiarato il presidente di Federalberghi, Bernabo' Bocca, commentando a caldo i risultati dell'indagine effettuata da Tecnè - Inoltre, ci illumina sul fatto che è tornata la voglia di dedicare sostanza al viaggio, considerando il giro di affari di 10 miliardi di euro. A questo proposito è importante specificare che il tema dell'alloggio assorbe il 21,9% di questo budget".
"Per noi - ha aggiunto Bocca - si tratta di un impulso importante in previsione della piena stagione estiva. È come se i nostri concittadini ci stessero mostrando un cambiamento di tendenza, che paradossalmente rappresenta anche un ritorno all'antico. Di qualsiasi mese si tratti del resto, tutti sanno che vi è una garanzia implicita: comunque e dovunque, l'Italia non delude mai nell'aspettativa della buona vacanza".
Nel dettaglio, si legge nell'indagine di Federalberghi, il 19,9% degli italiani ha aspettato la fine delle scuole per concedersi una vacanza a giugno. Saranno, infatti, 15,1 milioni gli italiani in viaggio nel mese e di questi, 8,7 milioni sono famiglie che porteranno in vacanza figli o nipoti.
Il 90,1% degli intervistati resterà in Italia, mentre l'8,2% sceglierà una località estera. La meta preferita per i viaggiatori che resteranno in Italia sarà di gran lunga il mare della penisola o delle isole maggiori (57,3%), seguito dalla montagna (10,8%), dalle località d'arte (10,7%), dal mare nelle isole minori (10,3%) e dalle località lacuali (3,0%). Per coloro che invece si recheranno all'estero, vincono le grandi capitali europee (53,0%), seguite dal viaggio in crociera (25,3%) e dalle località marine (14,0%).
La vacanza avrà una durata media di 15 giorni (27 per chi viaggia con i minori) e la spesa media pro capite sostenuta (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti), sarà pari a 659 euro (609 euro se si viaggia con minori).
Il turismo si conferma un driver eccezionale per l'economia del territorio creando un giro di affari di 10 miliardi di euro. Di questo ammontare, più della metà (5,3 miliardi di euro) è attribuibile alle vacanze con minori al seguito. La gran parte della spesa dei viaggiatori sarà destinata ai pasti (25,5%) e al viaggio (23,9%). L'alloggio assorbe il 21,9% del budget, mentre allo shopping sarà destinato il 14,4%.
La casa di parenti e amici è la prima scelta per pernottare tra chi andrà in vacanza (33,2%). Il 19,3% andrà in albergo, il 16,4% nella casa di proprietà e il 7,2% in un B&B.
Per chi andrà in strutture con la necessità di prenotare il proprio soggiorno, il 40,8% lo farà contattando direttamente la struttura, anche tramite il proprio sito internet.
Durante questi giorni, le attività principali saranno all'insegna della socialità. Infatti, se in primo luogo si effettueranno passeggiate (68,4%), non mancherà tempo per le serate con amici (46,1%), per pranzi o cene al ristorante (45,0%) e per un aperitivo o un drink con gli amici (33,6%). Il 62,9% dei vacanzieri utilizzerà la propria macchina per recarsi presso il luogo della vacanza. Il 21,6% viaggerà in aereo e il 4,2% in treno. La comodità ha prevalso nella scelta del mezzo (60,8%). Tra gli individui intervistati che non andranno in vacanza, il 48,6% ha rivelato di non partire per motivi economici; il 23,1% per motivi familiari e un altro 23,0% per motivi di salute.