AGI - L'Antitrust ha comminato una sanzione di 3,5 milioni a Meta per pratiche commerciali scorrette riguardo alla creazione e alla gestione degli account dei social network Facebook e Instagram. In particolare, secondo l'autorità, nel processo di registrazione ad Instagram gli utenti non hanno ricevuto informazioni chiare sulla raccolta e sull'uso dei propri dati per fini commerciali. Inoltre, in caso di sospensione degli account Facebook e Instagram, non sono state fornite comunicazioni utili per eventuali contestazioni.
In particolare, per l'Antitrust, Meta non ha indicato come decida di sospendere gli account Facebook (se a seguito di un controllo automatizzato o "umano") e non ha fornito agli utenti di Facebook e Instagram informazioni sulla possibilità di contestare la sospensione dei loro account (si possono rivolgere a un organo di risoluzione stragiudiziale delle controversie o a un giudice). Infine, ha previsto un termine breve (30 giorni) per la contestazione della sospensione da parte del consumatore.
Queste due pratiche sono state cessate da Meta nel corso del procedimento.
Meta, valutiamo azioni da intraprendere
"Siamo in disaccordo con la decisione presa dall'Agcm (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) e stiamo valutando le possibili azioni da intraprendere". È la posizione di Meta, secondo quanto riferisce un portavoce, alla decisione annunciata dall'Antitrust. La società fa sapere che "già da agosto 2023, abbiamo apportato delle modifiche per gli utenti italiani che indirizzano i temi sollevati dell'Agcm. Abbiamo reso ancora più chiaro il modo in cui utilizziamo i dati per mostrare annunci personalizzati su Instagram e fornito agli utenti informazioni e opzioni aggiuntive per fare ricorso in caso di sospensione dell'account. Accogliamo con favore, invece, il riconoscimento da parte dell'Agcm dell'efficacia delle nostre soluzioni per aiutare le persone a tornare in possesso del proprio account".