AGI - I sindacati dei taxi hanno sospeso lo sciopero che avevano proclamato per domani e dopodomani, 5 e 6 giugno, alla vigilia delle elezioni europee. Dopo un incontro al Mit durato due ore con il vice ministro dei Trasporti Edoardo Rixi, la trentina di sigle presenti ha deciso di congelare l'astensione dal lavoro. La protesta era nata dalla mancata emanazione dei decreti attuativi della legge per regolamentare la professione. E contro le modalità gestione dei servizi di noleggio con conducente fatta dalle piattaforme multimediali. L'agitazione della categoria cade anche mentre iniziano ad arrivare i primi bandi, a seguito del Dl Asset della scorsa estate, per ampliare fino al 20% le licenze taxi già esistenti nelle singole città viste le carenze nel servizio.
Considerando la riapertura del dialogo, la nuova convocazione di un tavolo per il 17 giugno al Mit, le organizzazioni sindacali delle auto bianche hanno deciso "responsabilmente di sospendere lo sciopero". A sottoscrivere la 'tregua' le sigle Claai - Fast Confsal Taxi - Federtaxi Cisal - OR.S.A. TAXI - SATaM - Sitan/ATN - TAM - Ugl-Taxi - Un.i.c.a Filt Cgil - Unimpresa - Unione Artigiani - Uritaxi - Usb-Taxi - Uti.
Rixi, spiegano le sigle sindacali dei taxi, ha preso atto "delle riserve manifestate", evidenziando durante l'incontro che sarà possibile approfondire alcuni elementi di merito e ricordando che già sono stati raccolti alcuni dei pareri che le varie authority devono rilasciare. L'impegno di Rixi, viene spiegato dalle organizzazioni di categoria, è quello di trovare soluzioni tecniche e normative che diano risposte adeguate ai problemi sollevati.
"Il 5 e 6 giugno il servizio taxi sarà regolare in tutte le città. Senso di responsabilità da parte della categoria e voglia di creare delle normative stringenti contro l'abusivismo che da tempo attanaglia il settore", commenta Rixi. Diversi i pareri delle associazioni dei consumatori: "Una pessima notizia. Meglio uno sciopero oggi che una fregatura domani. Il governo, evidentemente, ha ceduto alla lobby dei tassisti", dice Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale. Mentre per Assoutenti: "Si trattava di una protesta sbagliata andava ad unico danno dei cittadini, privati ingiustamente di un servizio già inadeguato e insufficiente anche in assenza di scioperi. Il Governo, però, non deve cedere alle pressioni della lobby dei taxi".
Con l'avvicinarsi dell'estate, soprattutto nei centri maggiori, è tornata a palesarsi la difficoltà di reperire facilmente un'auto bianca. Secondo i dati Istat, nel 2021 in Italia erano in circolazione poco meno di 23mila taxi nei comuni capoluogo di provincia, con una variazione di poche decine di vetture in più rispetto alla rilevazione analoga del 2016. I dati dell'Autorità di Regolamentazione dei trasporti censiscono attorno alle 7.900 licenze attive a Roma, circa 4.800 a Milano, quasi 2.400 a Napoli, 1.500 a Torino, poco più di 700 ciascuna a Firenze e Bologna, circa 320 a Palermo.
Numeri non al passo con quanto accade nelle principali città europee, dove in alcuni casi il servizio è stato maggiormente liberalizzato. A novembre 2023 una segnalazione dell'Antitrust annotava che a Roma sono attive 2,8 licenze ogni 1.000 residenti, a Milano 3,5, a Napoli 2,6. Una situazione definita "grave" tanto che l'autorità invitava a spingere l'aumento oltre il tetto del 20% fissato dal decreto Asset. Il report analizzava anche come a Palermo fosse emersa una strutturale carenza dell'offerta e l'assenza di controlli. Mentre a Firenze risultava assente un meccanismo di monitoraggio.
A Milano il 30 aprile si è concluso il bando lanciato dal Comune per 450 nuove licenze a titolo oneroso, con la richiesta di un contributo da 96.500 euro per quelle ordinarie, con sconti fino al 40% per quelle da destinare al trasporto disabili e all'esercizio negli orari di maggiore richiesta. L'auspicio di Palazzo Marino sarebbe quello di avere le nuove vetture in servizio entro l'autunno.
A Roma durante l'estate il Campidoglio metterà a bando 1.000 nuove licenze. Il prezzo potrebbe aggirarsi attorno ai 75mila euro. "Ci sono troppo poche licenze dei taxi. Siamo ora al punto decisivo: a brevissimo partirà il bando. Si partirà con 1.000 nuove licenze taxi e tante nuove licenze Ncc", spiega il sindaco Roberto Gualtieri.