AGI - Nella riunione di politica monetaria di marzo, i funzionari della Federal Reserve hanno espresso preoccupazione per il recente aumento "ampio" dell'inflazione, ma hanno comunque affermato di ritenere appropriato l'inizio del taglio dei tassi d'interesse quest'anno. Lo rivelano i verbali dell'ultimo meeting del Fomc. Il mese scorso la Fed ha mantenuto il tasso di riferimento sui prestiti al livello più alto degli ultimi 23 anni, mentre i responsabili politici continuano i tentativi di riportare l'inflazione saldamente all'obiettivo a lungo termine del 2%. Gli aumenti dei prezzi hanno rallentato in modo significativo rispetto al picco del 2022, ma sono aumentati negli ultimi mesi, spingendo i mercati a scommettere quando la Fed potrebbe iniziare a tagliare i tassi, anche se altri indicatori macro sono rimasti resilienti. "Alcuni partecipanti hanno notato che i recenti aumenti dell'inflazione sono stati relativamente ampi e quindi non dovrebbero essere scontati come semplici aberrazioni statistiche", si legge nelle minute. "Tuttavia, alcuni hanno notato che la stagionalità residua potrebbe aver influenzato i dati sull'inflazione all'inizio dell'anno", proseguono i verbali.
All'ultima riunione sui tassi di marzo, i politici della Fed hanno previsto tre tagli per quest'anno, suggerendo che si aspettano che l'inflazione continui lungo il suo percorso accidentato tornando al 2%. "Quasi tutti i partecipanti hanno ritenuto che sarebbe opportuno spostare la politica verso un orientamento meno restrittivo a un certo punto quest'anno se l'economia si fosse evoluta sostanzialmente come previsto", ha affermato la Fed nei verbali. Ma dopo la riunione di marzo, l'inflazione ha continuato ad accelerare, riducendo le possibilità di un taglio anticipato dei tassi di interesse da parte della Fed in un anno elettorale già di per se' teso. Il Fomc si riunirà a fine mese nuovamente per decidere sui tassi, con la decisione annunciata il primo maggio. Secondo i dati del Cme Group, la stragrande maggioranza dei trader si aspetta che la Fed il mese prossimo lasci i tassi ancora fermi.
Lo presidente Joe Biden ha parlato di questo nuovo aumento dei prezzi, riconoscendo che ciò potrebbe ritardare l'auspicato abbassamento dei prezzi. I verbali della Fed mostrano che i progressi nella riduzione dell'inflazione non sono uniformi. I suoi membri hanno affermato di rimanere "molto attenti" ai rischi inflazionistici, ma hanno ricordato di aver già previsto alcune disuguaglianze nei dati mensili sull'inflazione. Il Comitato resta fiducioso che l'obiettivo del 2% sarà raggiunto nel medio termine, ma avverte che l'elevata inflazione continua a danneggiare le famiglie, soprattutto quelle che non possono permettersi beni di prima necessita' come cibo, alloggio o trasporti. Tuttavia, ritiene opportuno optare per una politica meno restrittiva a un certo punto dell'anno e ha sottolineato la necessita' di analizzare in dettaglio le informazioni in arrivo per vedere se l'inflazione si sta avvicinando in modo sostenibile alla percentuale prevista. Il presidente della banca centrale americana, Jerome Powell, ha sottolineato in un recente evento pubblico che la Fed non aspetterà di abbassare i tassi al 2% se l'economia avanza come previsto, ma ha anche chiarito che non si affretterà a farlo.