AGI - La versione integrale può durare fino a 5 giorni-una settimana. È conosciuto in Sardegna come "il pane dei centenari", preparato con grano duro biologico coltivato nell'isola. Ora una delle produzioni dell'azienda Kentos, di Orroli (Sud Sardegna), il 'Coccoi Pintau cun Sou' ha vinto la medaglia d'argento ai campionati italiani di panificazione 2024: è preparato con semola di grano duro 'senatore Cappelli' biologica, da sola filiera sarda e con lievito madre naturale rinnovato in famiglia da oltre 3 secoli.
Il premio è andato alla creazione di Simona Prasciolu giovane imprenditrice sarda, socia di Coldiretti Nuoro Ogliastra che ha partecipato alla manifestazione della Federazione Fipgc in cui si assegna il titolo di campione italiano della Panificazione. L'edizione 2024 si è tenuta alla Fiera Tirreno di Marina di Carrara e vi hanno partecipato 22 maestri provenienti da tutta Italia, che hanno gareggiato in quattro diverse categorie: pane tradizionale, pane innovativo, dolce da forno e pane artistico. Qualità dei pani, difficoltà d'esecuzione, tecniche, originalità e cura dei dettagli sono i criteri su cui si basano i riconoscimenti assegnati. Col Civraxeddu Nieddu di semola integrale di grano duro Senatore Cappelli biologico, Kentos si è aggiudicata anche la medaglia di bronzo nella categoria Pane tradizionale.
L'azienda di Orroli si avvale di circa 60 collaboratori. "L'uso esclusivo del grano senatore Cappelli, proveniente da una filiera completamente sarda, è stato determinante per il successo del nostro pane, che ha conquistato questi importanti riconoscimenti ai campionati nazionali", sottolinea Prasciolu. "Il prossimo anno parteciperemo anche ai campionati mondiali. Questo successo è ulteriormente valorizzato dall'utilizzo del lievito madre, tramandato e nutrito per oltre 300 anni dalla nostra famiglia". Kentos si impegna a mantenere l'eticità del lavoro evitando i turni notturni e i fine settimana per il benessere dei lavoratori.
"Portare avanti quotidianamente la filiera, che coinvolge più di 35 contadini, tutti soci Coldiretti, è una sfida, ma è anche la strada giusta da percorrere", spiega Prasciolu a proposito della scelta della varieta' senatore Cappelli, "perché ci consente, da un lato, di mantenere elevati standard qualitativi nella produzione e, dall'altro, di valorizzare il lavoro dei produttori garantendo loro un prezzo minimo, particolarmente rilevante in un periodo di instabilità dei prezzi al ribasso". "Incentivare questa produzione sarda, oltre a preservare la tradizione, ci offre anche opportunità di innovazione, come dimostrato dal nostro pane 100% integrale biologico", aggiunge Prasciolu, "che ha dimostrato di ridurre il picco glicemico nei pazienti diabetici, come confermato da uno studio Diabete Zero".