AGI - I mercati rimbalzano e avanzano con decisione, toccando in molti casi dei livelli record, poichè diverse economie stanno entrando in recessione, spianando la strada ad un allentamento dei tassi, anche se il quadro generale resta piuttosto incerto, in attesa dei dati odierni sui prezzi alla produzione Usa e dell'intervento del presidente della Fed di San Francisco Mary Daly. "La domanda sta iniziando a fratturarsi in alcune delle economie di mercato più sviluppate", commenta Tony Sycamore, analista di mercato di IG - E questo porta avanti l'idea dei tagli dei tassi". "Una dopo l'altra, le tessere del domino stanno iniziando a cadere - aggiunge - Il Regno Unito e il Giappone sono caduti ieri. Ovviamente c’è ancora molta strada da fare prima che gli Stati Uniti finiscano in recessione perché i loro numeri sono piuttosto buoni. L'Europa potrebbe essere la prossima a scivolare. E la Cina potrebbe seguirla".
Tuttavia I future a Wall Street e in Europa tentennano e il biglietto verde ha frenato le sue perdite e resta nettamente sopra quota 150 sullo yen e con l'euro sotto 1,08 dollari, poiché, nonostante i segnali di recessione, i mercati sono ancora convinti che la Fed non taglierà il costo del denaro all'inizio di quest'anno. A rafforzare questa convinzione c’è stato l'intervento del presidente della Federal Reserve Bank di Atlanta, Raphael Bostic, il quale ha avvertito che potrebbe volerci più tempo prima che la banca centrale inizi a tagliare i tassi di interesse, e che non è ancora chiaro se l'inflazione tornerà entro il livello del 2% annuo.
Oggi comunque in Asia i listini fanno rombare i motori, con il Nikkei a Tokyo che tocca nuovi massimi da 34 anni. A Wall Street i future sono misti e poco mossi, dopo che l'indice S&P 500 ha chiuso ieri a livello record, nonostante il calo dei titoli Big Tech. L'indice delle blu-chip e' avanzato dello 0,6%, contro il +0,3% del Nasdaq, che ha visto 5 delle 'grandi' del settore tecnologico arretrare, mentre Meta e Tesla sono salite. Intanto Jeff Bezos, il fondatore di Amazon, ha venduto per la terza volta in una settimana altre azioni della sua società per 2 miliardi di dollari, portando il totale delle sue cessioni a 6 miliardi di dollari. Anche il rendimento del Treasury è migliorato, con il 2 anni, che si muove in sintonia con le aspettative sui tassi di interesse, che ha chiuso la giornata invariato, mentre il 10 anni e' sceso al 4,23%. Contrastati anche i future sull'EuroStoxx 50 dopo che ieri le Borse europee hanno chiuso in rialzo, con Parigi e Francoforte che durante la seduta hanno toccato nuovi livelli record, chiudendo rispettivamente a +0,86% e +0,59% e Milano maglia rosa a +1%.
Più nel dettaglio in Asia, la Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo con il Nikkei che segna +0,9%, dopo che l'economia giapponese è entrata inaspettatamente in recessione nel quarto trimestre. Anche la Borsa di Hong Kong balza in avanti di oltre il 2,5%, quella di Seul sale sopra l'1% e quella di Sydney intorno al mezzo punto percentuale, mentre Shanghai resterà chiusa per il Capodanno cinese fino a lunedì. A Wall Street i future sono misti dopo che ieri i tre indici di New York sono andati in rally, grazie al balzo dei titoli energetici che hanno compensato la flessione di alcuni big del settore tecnologico e dopo che le vendite al dettaglio Usa a gennaio sono calate più del previsto, a -0,8%, la discesa più forte da quasi un anno, alimentando la speranza che la Fed inizi a tagliare i tassi di interesse nei prossimi mesi. Il peggioramento dell'economia piace ai mercati poiché avvicina l'aspettativa di un taglio dei tassi. La percentuale dei trader che si aspetta una sforbiciata dei tassi a maggio e' risalita sopra al 40%, dopo essere scesa sotto il 30% mercoledì, dopo il dato sull'inflazione che, sempre a gennaio, è scesa meno del previsto. Poco mossa appena sotto l'80% la percentuale di chi si aspetta una riduzione del costo del denaro a giugno.