AGI - I mercati restano cauti ma riprendono a viaggiare un po' più spediti, dopo un avvio d'anno incerto, in vista dei dati sull'inflazione Usa di giovedì prossimo e nonostante il calo di oltre l'8% di Boeing. Oggi in Asia i listini sono positivi, mentre i future a Wall Street arretrano leggermente, dopo che ieri i tre indici di New York sono rimbalzati, specie il Nasdaq, salito di oltre il 2%, al top da novembre, per il traino del calo dei rendimenti sui Treasury, che hanno fatto impennare le megacap.
In brusca discesa il prezzo del petrolio, che a New York ha perso oltre il 4% per poi stabilizzarsi su livelli bassi in Asia, sulla scia della decisione dell'Arabia Saudita di tagliare di 2 dollari al barile il prezzo di vendita per le esportazioni a febbraio, che ha messo in ombra le crescenti tensioni in Medio Oriente.
Le attese sui prezzi (e sui tassi)
Giovedì c'è attesa per l'inflazione a stelle e strisce, che rappresenterà un importante ago della bilancia per le future mosse della Fed. La previsione è di un rialzo dei prezzi al consumo americani al 3,3% a dicembre dal 3,1% di novembre, mentre il dato 'core', cioè quello calcolato al netto dei prezzi di energia e beni alimentari, dovrebbe proseguire sulla strada del rallentamento, frenando dal 4% al 3,8%.
Intanto cala un po' l'ottimismo dei mercati su un taglio dei tassi Usa già a marzo, dopo che il capo della Fed di Dallas, Lorie Logan, sabato non ha escluso altri rialzi. Ieri il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, nel corso di un discorso al Rotary Club, ha dichiarato che l'inflazione è scesa più di quanto ci si aspettasse e che è sulla strada per raggiungere l'obiettivo del 2%, anche se è ancora troppo presto per dichiarare la vittoria. "Oggi siamo sulla strada del 2%", ha detto Bostic aggiungendo che "l'obiettivo è assicurarci di rimanere su questa strada". Domani parlerà Williams, l'influente capo della Fed di New York.
Al momento i mercati monetari vedono una probabilità quasi del 70% di un taglio dei tassi di almeno 25 punti base già a marzo, in calo rispetto all'88,5% di una settimana fa. Tuttavia sui mercati regna ancora un certo nervosismo, come dimostrano I rendimenti dei Treasury, che ieri sono scesi vistosamente e oggi in Asia tornano a salire, frenando alcuni listini asiatici e i future di Wall Street.
Come vanno le piazze asiatiche
Stamane la Borsa di Tokyo riapre dopo la chiusura di ieri e avanza dell'1%, poichè i dati di oggi mostrano che l'inflazione a Tokyo - che anticipa quella nazionale - è scesa come previsto a dicembre ed è ora a poca distanza dall'obiettivo annuale del 2% della Boj.
Il devastante terremoto che ha sconvolto il Giappone centrale ha un po' intaccato il sentiment economico del Paese ma ha rafforzato l'aspettativa che la Boj ritarderà i piani per mettere fine alla sua politica ultraccomodante. Il rally dei tecnologici aiuta il listino di Hong Kong che avanza, mentre Shanghai e Seul arretrano.
I tecnologici brillano a Wall Street
A Wall Street i future sono in lieve ribasso e quelli in Europa sono incerti, dopo che ieri Wall Street ha messo il turbo, trainata dal calo dei rendimenti dei Treasury, che hanno fatto impennare in particolare Ndivia, volata a +6,4%. In evidenza anche Amazon e Alphabet, salite oltre il 2%, sulla scia dei tassi dei titoli del Tesoro, scesi in vista dei dati sull'inflazione e di una nuova offerta di debito pubblico questa settimana, con il rendimento del 10 anni che flirta con la soglia del 4% e il 2 anni che è al 4,3%.
A New York anche il titolo di Apple ha guadagnato circa il 2,2% dopo che il produttore di iPhone ha dichiarato che il suo dispositivo di realtà mista Vision Pro sarà disponibile per la vendita dal 2 febbraio negli Stati Uniti.
Più contenuta a +0,58% la crescita del Dow Jones, che ha risentito della brusca virata verso il basso di Boeing, dopo che lunedì il produttore di aerei e le autorità di regolamentazione statunitensi hanno dato il via libera alle compagnie aeree per ispezionare i 171 aerei Max rimasti a terra dopo che la porta della fusiolera di un 737 Max è stata strappata via mentre l'aereo era in volo. Dalle ispezioni sono emersi dei bulloni allentati su alcune porte dei 737 Max di United Airlines e di Alaska Airlines, le due compagnie più coinvolte.
I dati in arrivo
Misti i future dell'EuroStoxx 50, mentre oggi sui mercati c'è attesa per i dati Usa sulla bilancia commerciale e per quelli sulla fiducia delle piccole imprese, con questi ultimi particolarmente importanti per le informazioni che ci forniranno sui salari, che al momento dono in rialzo del 4,1%, più dell'inflazione complessiva annuale, che a novembre negli Usa era al 2,9%.
In Eurozona, avremo invece i dati di domani sulla produzione industriale dell'Eurozona, che saranno seguiti sempre domani e giovedì dalla produzione industriale in Francia ed in Italia. Sul fronte banche centrali, ci saranno diversi interventi di banchieri centrali. Per la Fed domani parlerà Williams e per la Bce avremo invece giovedì Vujcic e venerdì Lane.
Oggi la banca centrale polacca deciderà sui tassi, che dovrebbero rimanere fermi al 4,75%. Inoltre alla fine della prossima settimana partirà la nuova stagione delle trimestrali con i colossi bancari Usa Wells Fargo, JPMorgan, Bank of America e Citigroup che venerdì sforneranno i loro bilanci di fine anno. Intanto sui mercati valutari la moneta unica passa di mano stabile a 1,0950 dollari e il cambio dollaro/yen arretra sotto quota 144 sul biglietto verde.