AGI - I mercati viaggiano col vento in poppa dopo la Fed e in attesa oggi delle riunioni della Bce e della Boe. Ieri, 13 dicembre, la banca centrale Usa si è mostrata più 'colomba' del previsto, lasciando i tassi invariati e facendo sapere che l'anno prossimo li taglierà almeno tre volte, una più delle attese, mettendo cosi' la parola fine a due anni di strette monetarie. E oggi l'aspettativa dei mercati è che Bce e Boe faranno più o meno lo stesso, mantenendo i tassi d'interesse ai massimi pluriennali e preannunciando dei tagli nel 2024, anche se non subito, ma a partire da metà anno, poiché perde quota la percentuale di chi si aspettava una riduzione nei primi mesi del 2024.
Insomma, Christine Lagarde e Andrew Bailey oggi molto probabilmente si rivolgeranno ai mercati con gli stessi toni usati ieri da Jerome Powell, il quale ha detto: "Siamo probabilmente al picco, o vicino al picco, per questo ciclo" restrittivo, ma il cammino dei prezzi resta "incerto". "Abbiamo ancora della strada da fare. Non cantiamo vittoria. Sarebbe prematuro".
Insomma Powell ha rassicurato gli investitori, ma senza abbassare troppo la guardia. E ai mercati la sue parole sono piaciute, visto che oggi sono tutti in rally. In Asia i listini sono in rialzo, con l'eccezione di Tokyo, mentre il prezzo del petrolio ha ripreso a salire, così come quello dell'oro, che è tornato al livello più alto degli ultimi due mesi, dopo che l'atteggiamento accomodante della Fed ha fatto crollare bruscamente il dollaro.
L'oro ha guadagnato il 2,3% a 2.026 dollari l'oncia, pur restando sotto il livello record di 2.135 dollari toccato a dicembre. Inoltre i rendimenti dei Treasury anche oggi in Asia sono diminuiti drasticamente, con il due anni al 4,37% e il 10 anni al 3,98%. E i future a Wall Street e quelli in Europa sono in rialzo, dopo che ieri i tre indici di New York hanno messo il turbo sulla scia della Fed, con il Dow Jones che ha chiuso a livello record, a +1,4% sopra i 37.000 punti, mentre il Nasdaq è avanzato dell'1,38% e lo S&P 500 dell'1,37%.
Sui mercati asiatici solo la Borsa di Tokyo è in calo registrando alcune prese di profitto dopo tre giorni consecutivi di guadagni. Sui mercati valutari l'euro è risalito sopra 1,09 sul dollaro, lo yen si e' rafforzato scendendo sotto 142 dollari e la sterlina e' avanzata a 1,26 sul biglietto verde. Nel frattempo il governo argentino ha svalutato di oltre il 50% il peso, mentre i mercati hanno accolto con cautela i primi dettagli dei piani del presidente Javier Milei per riportare in carreggiata l'economia del Paese sudamericano.
La rapida svalutazione è una delle misure messe in cantiere dal nuovo ministro dell'Economia Luis Caputo, che includono il taglio dei sussidi energetici e il blocco degli appalti di lavori pubblici per ridurre a zero il deficit pubblico. Intanto Israele colpisce ancora Gaza e il premier Benjamin Netanyahu assicura che Israele andra' avanti fino in fondo, nonostante le pressioni internazionali. (