AGI - "51%": è la probabilità espressa dal commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, su un accordo entro domani (venerdì 8 dicembre) sulla riforma del Patto di stabilità e crescita. Il ministro francese dell'Economia, Bruno Le Maire, aveva detto di aver chiuso il 90% degli elementi dell'accordo con la Germania in particolare. Fondi della presidenza Ue ritengono che l'accordo sia "vicino". I tedeschi, a quanto si apprende, sono a poco sopra il 50%.
"Le modifiche sono ovvie. Non ci aspettiamo che la proposta della Commissione sia presa così com’è. E’ importante dal mio punto di vista che queste modifiche mantengano l’equilibrio. Questo significa che ovviamente ci serve stabilità e anche salvaguardia per assicurare che la riduzione del debito avvenga ma allo stesso tempo ci serve spazio per investimenti e crescita. E le due cose erano tenute insieme nella proposta della Commissione e dovrebbero rimanere insieme nell’accordo. E stiamo lavorando per questa soluzione", afferma Gentiloni. "E' importante che le modifiche mantengano l'equilibrio e non rappresentino un eccesso nella regolamentazione che annulli la semplificazione inizialmente prevista", aggiunge.
Secondo Gentiloni "è molto importante raggiungere un accordo. Perché credo che raggiungere un accordo sia un segnale di responsabilità non solo nei confronti dei mercati ma anche nei confronti dell’opinione pubblica. Abbiamo bisogno di regole che promuovano sia la stabilità che la crescita. E non abbiamo bisogno di regole di austerity. Abbiamo bisogno di regole che consentano una graduale riduzione del debito e lascino contemporaneamente spazio per gli investimenti che sono indispensabili per la crescita. E lavoreremo per avere questa soluzione che è l’equilibrio che era alla base della proposta della Commissione europea".
Più ottimista, il vice presidente della Commissione, Valdis Dombrovskis che ha affermato "ci sono ancora delle divergenze tra gli Stati membri sulle regole fiscali ma se tutti gli Stati adottano un approccio costruttivo penso che queste differenze siano sormontabili e penso che sia fattibile concludere le discussioni oggi e domani".