AGI - I mercati arrancano in attesa dei dati di domani sul mercato del lavoro Usa e in vista di una difficile inversione di rotta sui tassi. In Asia i listini sono in calo e anche i future a Wall Street e in Europa sono deboli, dopo che ieri la Borsa Usa ha chiuso in rosso, perdendo per strada tutti i guadagni precedentemente accumulati, nonostante gli investitori continuino a scommettere che la Fed sia pronta a tagliare i tassi d'interesse già dall'inizio del prossimo anno.
Anche il rally del bitcoin è continuato. La criptovaluta è sopra ai 44.000 dollari, vicino ai livelli più alti dall'inizio del 2022, nella rinnovata speranza che i fondi negoziati in borsa basati sul bitcoin reale arrivino presto. Intanto però a Wall Street il Dow Jones è sceso dello 0,16%, l'S&P 500 dello 0,29% e il Nasdaq dello 0,4%. E il rendimento dei Treasury è crollato, col 10 anni al 4,15% e il 2 anni al 4,61%.
Insomma, la situazione sui mercati improvvisamente si è ingarbugliata e gli investitori si sono innervositi, in attesa dei dati sull'occupazione di domani, proprio mentre sembravano viaggiare col vento in poppa e il mercato del lavoro Usa si stava raffreddando. Tuttavia ieri questo fattore, invece di rafforzare l'ottimismo del mercato, come avrebbe dovuto, lo ha messo in allarme. A mettere una pulce nell'orecchio dei mercati è stato il prezzo del petrolio, che è crollato del 4% a New York, con il Wti che oggi in Asia è risalito un po' restando comunque sotto i 70 dollari al barile.
L'altra nota stonata è stata proprio la debolezza del mercato del lavoro. Il rapporto Adp ha mostrato che le assunzioni nel settore privato sono salite solo di 103.000 unità, molto meno della attese +130.000 unità. Il dato è arrivato dopo che martedì le offerte di lavoro negli Stati Uniti a ottobre erano scese al livello più basso da più di due anni. Insomma, proprio alla vigilia del rapporto sul mercato del lavoro, i dati sull'indebolimento dell'occupazione Usa hanno iniziato a rafforzare l'aspettativa che la campagna di rialzo dei tassi della Fed stia raffreddando un po' troppo l'economia.
Finora il mercato aveva gradito questi dati negativi, ma ora questa tendenza ha incominciato a innervosire gli investitori. "Cio' che sarebbe preoccupante è se questa tendenza persistesse troppo a lungo e si trasformasse in forti perdite di posti di lavoro", ha commentato Bill Merz, responsabile della ricerca sui mercati dei capitali alla US Bank Wealth Management a Minneapolis.