AGI - I mercati scelgono una modalità "wait and see", in attesa dell'arrivo di numerosi dati macro, in particolare quelli di giovedì sui Pmi cinesi, sull'inflazione europea e sul Pce Usa, che potrebbero orientare i piani della Bce e della Federal Reserve sui tassi di interesse nel nuovo anno. Inoltre gli investitori aspettano che parlino diversi membri della Fed, tra cui Waller, Bowman, Barr, Mester, Goolsbee e anche Jerome Powell.
Christine Lagarde all'Europarlamento ha ribadito che è improbabile che nel Vecchio Continente i tassi scendano a breve e che la crescita dell'occupazione "potrebbe perdere slancio" verso la fine dell'anno, minando un po' l'ottimismo secondo cui i tassi di interesse potrebbero allentarsi a breve termine. Powell parlerà venerdì sull'innovazione tecnologica, per cui l'evento potrebbe non rappresentare un mover per i mercati.
Più in generale, gli operatori scommettono che Fed e la Bce manterranno i tassi d'interesse elevati per un certo periodo di tempo, non offrendo alcun indizio su un taglio a breve. Oggi, 28 novembre, in Asia le Borse sono contrastate e i prezzi del petrolio salgono leggermente, pur restando deboli, in attesa della riunione di giovedì dell'Opec+, che potrebbe decidere un'estensione dei tagli alla produzione.
A Wall Street e in Europa i future sono piatti, dopo le chiusure negative di lunedì 27 novembre e i Treasury restano fermi dopo essere andati in rally, sulla scia delle aste di nuovi titoli Usa a 2 e 5 anni. Il rendimento del 10 anni è sceso al 4,39%, avvicinandosi al minimo da due mesi della scorsa settimana e il 2 anni, che segue da vicino le aspettative sui tassi di interesse, è calato al 4,89%.
A Tokyo il Nikkei arretra mentre il rally verso i massimi di 33 anni si è interrotto in attesa dei dati sulla produzione industriale giapponese e sulle vendite al dettaglio, che saranno disponibili più avanti questa settimana. Salgono invece Sydney, trainata dai titoli immobiliari e minerari, e Seul, che avanza di oltre mezzo punto percentuale, nonostante un ulteriore peggioramento della fiducia dei consumatori sudcoreani a novembre.
Stabili Shanghai e Shenzhen, in attesa dei Pmi manifatturiero e servizi di giovedi' in Cina, mentre venerdi' uscira' l'analogo dato sul Caixin manifatturiero, che dovrebbe confermare la contrazione del settore anche a novembre. In calo dell'1% Hong Kong per l'indebolimento dei titoli immobiliari, in quanto gli investitori sono diventati più impazienti nei confronti di un maggiore sostegno governativo al settore.
Sui mercati asiatici i future sul Wti riagganciano quota 75 dollari e quelli sul Brent risalgono sopra 80 dollari, mentre l'Opec+ sta valutando la possibilità di intensificare i tagli alla produzione petrolifera, nonostante il vertice sia stato rinviato da domenica scorsa a giovedì prossimo proprio per i disaccordi sulle quote tra alcuni produttori. A Wall Street i future sono piatti e misti, dopo la chiusura in calo di ieri e diverse settimane di rialzi, che hanno spinto i principali indici della Borsa americana ai massimi degli ultimi 4 mesi.
Gli occhi sono puntati sull'andamento delle spese per il 'Cyber Monday', il lunedì degli sconti che chiude il lungo fine settimana del Ringraziamento. Si prevede che lo shopping online nell'ambito del Cyber Monday indurrà gli acquirenti a spendere la cifra record di 12 miliardi di dollari, secondo Adobe Analytics. Intanto dopo quelle di ieri sono previste altre aste sui Treasury a 5 e 7 anni.
In Europa i future sono deboli, dopo che lunedì 27 novembre le Borse europee hanno archiviato una seduta in rosso, con Parigi e Londra rispettivamente a +0,37% e +0,34%, Francoforte a -0,39% e Milano a -0,31%. Lagarde, al Parlamento europeo ha detto che l'istituto si sta preparando a inasprire ulteriormente la politica monetaria, riducendo la quantità di obbligazioni che intende acquistare l'anno prossimo.
"Si tratta di una questione che probabilmente verrà discussa e presa in considerazione in un futuro non troppo lontano e possibilmente riesamineremo questa proposta", ha detto Lagarde agli eurodeputati, riferendosi alla possibilità di accelerare la contrazione del bilancio. Lo scorso anno la Bce ha interrotto gran parte dei suoi acquisti obbligazionari, ma sta ancora reinvestendo i proventi dei titoli in scadenza acquistati per far fronte alla pandemia.
Intanto in Gran Bretagna, il premier Rishi Sunak afferma che un "approccio a bassa tassazione" è una parte fondamentale della proposta del Regno Unito alle aziende internazionali e il Financial Stability Board ha tolto Unicredit dalla lista delle banche mondiali di rilevanza sistemica. Nell'aggiornamento di quest'anno entra Bank of Communications (BoCom), mentre dall'elenco escono Credit Suisse e la banca italiana. Il numero degli istituti passa dai 30 di fine 2022 a 29. Unicredit a Milano ha perso ieri l'1,29%.
Per quanto riguarda il mercato obbligazionario, lo spread tra Btp e Bund tedeschi ha chiuso in calo a 173,7 punti, mentre tutti i rendimenti dei titoli di Stato dell'Eurozona sono sces. Sul fronte valutario, l'euro si è debolito, pur restando stabilmente sopra 1,09 dollari, mentre si e' rafforzata la sterlina grazie all'attenuarsi della contrazione economica nel Regno Unito. Anche lo yen si è rafforzato sul biglietto verde scendendo nettamente sotto quota 149.