AGI - Al lavoro gli investitori di OpenAI che vogliono far tornare al suo posto Sam Altman, l'amministratore delegato di OpenAI licenziato venerdì scorso dal consiglio di amministrazione della società che un anno fa ha lanciato la piattaforma di intelligenza artificiale ChatGPT.
Il Wall Street Journal rivela che Altman sta pensando di tornare, ma ha detto agli investitori che, se tornerà, vuole un nuovo consiglio di amministrazione e una nuova struttura di governance. Non solo, ma sempre secondo fonti del quotidiano, avrebbe discusso anche la possibilità di avviare una società che coinvolga gli ex dipendenti di OpenAI, tra cui alcuni che si sono licenziati in segno di protesta dopo la sua estromissione.
Altman dovrebbe decidere tra queste due opzioni nelle prossime ore. Sul suo reintegro, spingono i principali azionisti di OpenAI, tra cui Microsoft (che ha investito 13 miliardi did ollari in OpenAI) e la società di venture Thrive Capital, i quali, rivela il Financial Times, vorrebbero sbarazzarsi anche del consiglio di amministrazione della società. Sarebbe un vero "contro-golpe" che secondo fonti, potrebbe verificarsi a breve.
Il licenziamento di Altman ha destato molto scalpore: proprio ieri sera, Altman ha postato su X "i love the OpenAIteam so much". Nel giro di un'ora, centinaia di dipendenti di OpenAI - tra cui l'amministratore delegato ad interim Mira Murati e il direttore operativo Brad Lightcap - avevano messo un like al tweet o lo avevano ripostato.
Gli investitori sperano in sostanza che Altman torni in un'azienda "che è stata il lavoro della sua vita". Ma altri fondi di venture si sono impegnati a sostenere Altman qualunque sia la sua scelta, che si tratti di un ritorno a OpenAI o del lancio di una nuova impresa.
Sotto Altman, OpenAI è passata da una piccola organizzazione non profit a un'azienda multimiliardaria a una velocità quasi da record, grazie anche al lancio di un braccio a scopo di lucro che le ha permesso di raccogliere miliardi da Microsoft.
Il colpo di scena delle ultime ore riflette la tensione tra la ricerca no-profit che Altman ha co-fondato otto anni fa, il cui consiglio di amministrazione lo ha appena licenziato, e il braccio commerciale che un anno fa ha lanciato ChatGPT, diventato uno dei prodotti più virali della storia della tecnologia.