AGI - Questa mattina a piazza del Popolo, a Roma, Cgil e Uil scendono in piazza per lo sciopero in protesta contro alcuni punti della legge di bilancio. Un'astensione dal lavoro che ha portato a un muro contro muro tra il governo e i sindacati. Il Mit ha precettato la categoria del trasporto pubblico riducendo la mobilitazione a 4 ore dalle 9 alle 13. Mentre la Commissione di Garanzia sullo Sciopero ha decretato che non ci sono i requisiti per uno sciopero generale. La tensione tra le parti resta alta anche a poche ore dalla manifestazione: Cgil e Uil annunciano che presenteranno ricorso contro la precettazione.
Lo sciopero interessa pubblico impiego, sanità e trasporto pubblico (ma non quello aereo), con disagi che potrebbero verificarsi soprattutto nelle grandi città. In totale nei prossimi giorni sono previste 5 giornate con scioperi di otto ore e manifestazioni in 58 piazze con oltre 100 presidi su base territoriale e regionale.
"Abbiamo dato mandato ai legali di predisporlo nei tempi previsti, quindi in pochi giorni", spiega il segretario della Cgil Maurizio Landini. Che poi rivendica: "Il tentativo è di nascondere e di non far parlare il Paese del perché stiamo scioperando. C'è malessere, sta venendo fuori. Credo che le piazze saranno piene nei prossimi giorni, non siamo che all'inizio, non abbiamo nessuna intenzione di fermarci. Non ci intimoriscono né con le precettazioni né con altre iniziative con cui vogliono fermarci". Mentre il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri parla di "rispetto per le tesi della Cisl e di Luigi Sbarra", che non partecipa alla mobilitazione, e rileva "che da dieci anni non riusciamo a fare uno sciopero unitario in Italia".
"Lo sciopero è un diritto previsto dalla Costituzione, noi lo abbiamo garantito domani per quattro ore sui mezzi pubblici, ma il diritto allo sciopero di un'estrema minoranza non può ledere il diritto alla mobilita', alla salute, allo studio e al lavoro di decine di milioni di italiani", replica il vice premier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Nei giorni scorsi il leader della Lega ha parlato di sanzioni qualora ci fossero delle violazioni delle norme sulla precettazione.