AGI - Fitch ha confermato il Long-Term Foreign-Currency Issuer Default Rating (IDR) dell'Italia a "BBB" con un outlook stabile.
Il rating dell'Italia - si legge nella nota - è sostenuto dalla sua economia ampia, diversificata e ad alto valore aggiunto, dall'appartenenza all'Eurozona e dalla solidità delle istituzioni. Queste caratteristiche creditizie sono bilanciate da fondamentali macroeconomici e fiscali deboli, in particolare da un debito pubblico molto elevato, da una politica fiscale relativamente poco rigorosa dopo la pandemia, da un potenziale di crescita economica ridotto e, più recentemente, da un contesto di rendimenti più elevati.
L'outlook stabile riflette la proiezione di Fitch di "una stabilizzazione del debito pubblico/PIL negli ultimi anni delle nostre previsioni, vicino al livello di fine 2022 (e simile al livello previsto nella nostra precedente revisione), un'attesa ripresa nell'esecuzione dei progetti finanziati dall'UE che forniscono un moderato sostegno alla crescita, e la continua ampia stabilità della coalizione, che limita il rischio politico più marcato. Tuttavia, il significativo allentamento degli obiettivi fiscali ha indebolito il percorso di aggiustamento del deficit, con i rischi associati di un aumento dei rendimenti sulle nuove emissioni di debito e di non conformità alle norme fiscali dell'Ue".
Secondo le proiezioni di Fitch, l'inflazione italiana, che "in ottobre è scesa bruscamente all'1,8% (con un'inflazione di fondo più vischiosa al 4,2%), si attesterà in media al 2,9% nel 2024 e al 2,1% nel 2025".
"Il sostegno pubblico al governo Meloni ha retto e la sua maggioranza parlamentare è più stabile di quella di molte amministrazioni precedenti, offrendo una piattaforma per una pianificazione economica e fiscale di medio termine" e aggiunge la nota "tuttavia, il governo Meloni deve anche far fronte a una notevole pressione politica per mantenere le sue promesse elettorali, il che pesa sulle prospettive di un maggiore consolidamento, come dimostra l'attuale pressione della coalizione sulle misure di riforma delle pensioni".