AGI - Il focus dei mercati resta sul drammatico intensificarsi degli scontri nella Striscia di Gaza, dove Israele ha iniziato nel weekend un'offensiva senza precedenti e si acuisce sempre di più il rischio di un'estensione nel tempo e nello spazio del conflitto. Nella notte aerei da combattimento israeliani hanno colpito una serie di siti nel sud della Siria in risposta al lancio di razzi di ieri sera dalle alture del Golan verso il territorio dello Stato ebraico.
Gli israeliani hanno anche attaccato obiettivi di Hezbollah in Libano in risposta a lanci di razzi avvenuti in serata. Mercoledì arriva l'attesissima decisione sui tassi della Fed, l'evento economico 'clou' di una settimana ricca sul fronte macro, in piena stagione di trimestrali. L'economia americana ha mostrato resilienza nonostante l'aggressiva campagna di rialzi dei tassi di interesse: il Pil è cresciuto del 4,9% nel terzo trimestre, il maggiore da tre mesi. Inoltre, i rendimenti dei titoli di Stato decennali Usa nei giorni scorsi sono schizzati al di sopra della soglia del 5% per la prima volta dal 2007 con il mercato che sta prezzando una crescita più forte del previsto e si mostra sempre più sensibile alla sostenibilità del deficit Usa e, più in generale, del debito pubblico americano.
Powell ha lasciato la porta aperta a ulteriori rialzi dei tassi quest'anno, pur rimarcando la necessità di muoversi con cautela, perchè l'inflazione "è ancora troppo alta". Di qui la delusione del mercato, che ha riprezzato le future mosse della Fed, confermando però che a novembre ci sarà una pausa sui tassi, mentre per dicembre è diviso a metà: 50 e 50 tra stop e rialzo. E la Fed, per decidere di qui a dicembre, ha a disposizione altri due dati sull'inflazione e altri due sul mercato del lavoro. Comunque l'indicazione è chiara: finchè le cose andranno troppo bene per l'economia, la Fed continuerà a mantenere i tassi sugli attuali livelli o al di sopra.
Le prospettive di un 'atterraggio morbido' sono pero' sempre più concrete. Sempre dagli Usa, in settimana sono attesi i dati sul mercato del lavoro, sui Pmi Ism manifatturiero e dei servizi, sulle offerte di lavoro Jolt e sugli ordini alle fabbriche. Inoltre, faro sulle trimestrali di aziende Big del calibro di Apple, McDonald's Corp, Advanced Micro Devices, Airbnb, Amgen, Caterpillar, Qualcomm, Eli Lilly e Pfizer. Sul fronte delle banche centrali, gli occhi degli investitori sono puntati anche sulle decisioni sui tassi di interesse delle banche centrali di Regno Unito e Giappone.
Gli investitori sono divisi tra chi ritiene che anche la Banca centrale britannica, dopo Fed e Bce, voti per proseguire nella pausa della stretta monetaria, arrivata a settembre dopo 14 rialzi consecutivi, e chi invece ritiene possibile un ultimo ritocco dei tassi, attualmente al 5,25%. Il rallentamento del quadro economico britannico fa propendere per un congelamento della situazione ma l'inflazione, ancora al 6,7% a settembre e prevista in marginale calo a ottobre, lascia aperto anche lo scenario alternativo.
In Giappone, si prevede che domani la Boj manterrà i tassi di interesse a livelli negativi. Ma le ultime news dei media hanno suggerito che un potenziale cambiamento nella politica di controllo della curva dei rendimenti della banca è probabile, soprattutto alla luce dei recenti aumenti dell'inflazione e della debolezza dello yen. Anche i rendimenti dei titoli di stato giapponesi sono aumentati in modo significativo, mettendo alla prova il target range della banca centrale. Qualsiasi mossa aggressiva da parte della Boj preannuncia la fine della quasi decade di politica monetaria accomodante di cui hanno goduto i titoli azionari giapponesi, e probabilmente indebolirà l'appetito degli investitori per il mercato.
La Boj accomodante è stata uno dei maggiori motori del rally azionario giapponese quest'anno, mentre nel resto del mondo i tassi di interesse sono aumentati a livelli che non si vedevano da decenni. A essere attentamente monitorati nei prossimi giorni saranno poi i tassi di inflazione nell'Eurozona, in Germania, Francia, Italia, Spagna, Corea del Sud, Turchia, Indonesia e Svizzera saranno attentamente monitorati. Inoltre, sotto la lente il Pil del terzo trimestre di Germania, area euro, Francia, Italia e Messico. Oltre ai Pmi manifatturieri e dei servizi, in particolare in Cina, così come i Pmi manifatturieri in India, Canada, Italia e Corea del Sud, che offriranno importanti informazioni sulle dinamiche economiche globali.