AGI - Dare nuovo impulso alla cooperazione industriale in aree di natura strategica per l'Unione Europea e non solo. Questo l'obiettivo dell'incontro al Mimit tra il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il vice cancelliere tedesco e ministro dell'Economia e dell'azione per il Clima, Robert Habeck, e il ministro francese dell'Economia, delle Finanze e della Sovranità Industriale e Digitale, Bruno Le Maire.
Secondo il comunicato congiunto rilasciato dopo l'incontro i ministri, riconoscendo l'enorme potere di trasformazione dell'IA, i tre Paesi ritengono che l'UE dovrebbe porla al centro della sua politica industriale. "Questa tecnologia strategica - si legge - avrà importanti implicazioni per la nostra forza industriale, per la produttività e la competitività. Il vantaggio competitivo dell'Ue a livello globale dipenderà dalla nostra capacità di sfruttare i più recenti progressi dell'IA e dalla loro efficiente implementazione".
La collaborazione tra i tre Paesi mira a sostenere efficacemente sia la domanda che l'offerta nel contesto dell'attuale scenario geopolitico in evoluzione. Nel preparare la strada all'emergere di un'industria europea dell'IA competitiva a livello globale - prosegue la nota - siamo chiamati a esplorare nuove opportunità e a lanciare nuove iniziative, massimizzando al contempo i benefici derivanti dagli strumenti esistenti.
A tal fine, i tre ministri hanno concordato sulla necessità di ridurre carichi amministrativi e semplificare le procedure per i progetti multinazionali. Ciò contribuirà a garantire che le startup europee possano partecipare a eventuali progetti futuri dedicati alla transizione digitale e green. Allo stesso modo, Italia, Francia e Germania sostengono la formazione di un forte ecosistema europeo di venture capital, per consentire alle imprese innovative di ricevere i finanziamenti necessari per accelerare la loro crescita".
La cooperazione tra i tre Paesi - continua il comunicato congiunto - dovrebbe anche cercare di sfruttare appieno il potenziale dei Centri di competenza, degli Hub europei per l'innovazione digitale e dei Consorzi europei per le infrastrutture digitali (EDIC), impegnandosi a sviluppare una rete di conoscenza e innovazione senza confini.
A questo proposito, i tre ministri hanno accolto con favore e sostenuto gli sforzi paneuropei in corso per creare un consorzio dedicato all'IA in Europa, al fine di sviluppare tecnologie linguistiche e modelli di fondazione attraverso un accesso facilitato alle capacitàdi calcolo, agli spazi dati, alle competenze avanzate e alle strutture di test. Questa cooperazione rafforzata nel campo dell'IA favorisce possibili future iniziative legislative dell'UE e, nel frattempo, garantisce la determinazione politica di Germania, Francia e Italia a lavorare insieme, ad adottare e attuare politiche e misure concrete, ad esempio a sostegno delle start-up e delle Pmi attraverso l'innovazione digitale e l'IA.
I tre ministri hanno accolto con favore i progressi compiuti a livello europeo per l'adozione del primo regolamento mondiale sui sistemi di IA e hanno ribadito il loro impegno a favore di un approccio favorevole all'innovazione e basato sul rischio, riducendo gli oneri amministrativi inutili per le imprese che ostacolerebbero la capacitàdell'Europa di innovare.
In questo contesto, i ministri hanno sottolineato che èfondamentale garantire che la legislazione dell'UE sia concepita senza burocrazia inutile e che la burocrazia esistente venga ridotta. Inoltre, ènecessario riformare drasticamente, semplificare e accelerare le procedure amministrative per autorizzare i progetti di investimento nell'UE e creare un ambiente normativo semplice e prevedibile, in particolare per le Pmi.
Ed ancora, hanno riconosciuto l'importanza strategica della protezione dei dati e si sono impegnati a garantire un flusso, un accesso e un utilizzo dei dati liberi e sicuri all'interno dell'Unione europea.
I tre ministri si sono confrontati sull'adozione di un sistema di certificazione della cybersicurezza affidabile, completo, solido e trasparente per i fornitori di servizi cloud e hanno chiesto un'efficace protezione dei dati sensibili in Europa, contro le legislazioni extraterritoriali.
Urso, Fondazione si insedieràa Torino tra poche settimane
Si insedierà a Torino tra poche settimane la Fondazione nazionale italiana sull'intelligenza artificiale. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo urso, nel corso di una conferenza stampa tenuta al termine dell'incontro con i colleghi francese e tedesco. Il ministro ha assicurato anche che la regolamentazione europea sulla IA arriverànelle prosisme settimane. "Ci saranano anche le risorse necessarie - ha aggiunto - perchèil nostro obiettivo èstimolare l'innovazione".
"Abbiamo trasmesso un messaggio significativo all'Ue e ai nostri partner europei sulla strada che dobbiamo percorrere insieme per affrontare al meglio l'attuale svolta tecnologica e scientifica", ha dichiarato Urso.
"Ci siamo avvicinati all'IA e alle nuove frontiere tecnologiche con una visione condivisa. Promuoveremo una discussione su questi stessi temi a livello di G7 durante la Presidenza italiana nel 2024. Parallelamente stiamo lavorando anche a livello nazionale su una nuova serie di disposizioni" ha aggiunto Urso. "Siamo entrati in una nuova rivoluzione tecnologica e dobbiamo affrontarla con nuove idee, nuovi approcci e nuovi strumenti. Il formato di oggi, stabilito a Berlino per discutere di materie prime critiche, si èrivelato una formula vincente anche qui a Roma. La definizione delle politiche sull'IA è una priorità per noi e per l'UE nel suo complesso. Dobbiamo lavorare insieme a livello europeo, fianco a fianco con l'industria", ha concluso.
Le Maire, investiamo 10 volte meno Usa, a rischio sovranità
"È in gioco la nostra sovranità, la nostra indipendenza, il nostro posto tra Cina e Usa; la nostra forza e nostra libertà politica è messa a repentaglio". Lo ha detto il ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire, nel corso della conferenza stampa trilaterale con Italia e Germania su digitale e IA.
Gli investimenti per l'Intelligenza artificale nel 2022 - ha spiegato il minsitro francese - in Usa sono stati pari a 50 miliardi di euro, a 10 miliardi in Cina mentre in Ue sono stati di 5 miliardi. L'Europa quindi, ora come ora, investe 10 volte meno che gli Stati Uniti. Bisogna fare di più". "L'unico vantaggio che abbiamo rispetto agli anni '80 è che stavolta ne siamo consapevoli, dobbiamo innovare più rapidamente, ad ogni costo. Bisogna avere le tecnologia e la padronanza di questa tecnologia, che va innovata e regolamentata.
"L'Europa ha tutto per avere successo - ha aggiunto Le Maire - dati affidabili su settori critici, riceratori, tutto. Ma se guardiamo le cifre èchiaro" che investiamo meno. I fondi pubblici ci sono, ogni Stato ha la sua strategia. La vera soluzione - ha ribadito Le Maire - richiede la creazione del mercato dei capitali europei, solo così avremo la capacitàdi finanziare investimenti così importanti".
Habeck, Ue deve fare presto, capitali ci sono
Sull'IA, l'Europa deve fare presto, sbloccando il capitale che è presente, decidendo rapidamente sulla normativa. Lo ha detto Robert Habeck, vicecancelliere tedesco e ministro dell'Economia e dell'Azione per il clima, nel corso della conferenza stampa dopo il vertice trilaterale con Francia e Italia sull'intelligenza digitale.
"L'Europa non deve nascondersi: abbiamo imprese valide, forti e sotto molti aspetti più capaci dei giganti del tech" ha spiegato Habeck. "Il suo uso ci porterà in avanti e rafforzerà l'Unione Europea, che sarà il primo centro a effettuare la regolamentazione sull'IA. Bisogna prendere decisioni rapidamente, non possiamo permetterci tempi di attesa sul mercato", ha affermato. Il quadro normativo che sarà delineato sarà "povero burocraticamente: l'Ue purtroppo ha avuto in passato esempi spiacevoli, non ripeteremo questo errore, procederemo spediti. Abbiamo tutte le regole sul traffico ma non abbiamo ancora il traffico", ha spiegato Habeck.
"Vi è una presenza di capitale, le imprese propongono modelli interessanti, ma non possiamo aspettare 5 anni per investire". Secondo il vicecancelliere, serve "un nuovo approccio per sbloccare capitale privato delle imprese. Stato e banche possono fare da ponte, ma serve approccio europeo e di Italia, Francia e Germania, che vada in questa direzione".
Secondo il ministro tedesco l'Europa può "fare la differenza" e bisogna puntare su grandi talenti e iniziative pioneristiche e attenti all'applicazione dell'IA dove sono pericolose bugie e fake; ènecessario regolamentare ma per il resto ènecessario offrire libertàdi movimento". Non vi èun problema di capitali - ha sottolineato - ma vi èancora timore a investire, diversamente da altri settori. "E necessario creare ponti tra banche e fondi affinchè siano connessi con i progetti".
"L'IA - ha dichiarato Habeck - è una tecnologia chiave per il futuro. La futura competitività dell'Europa dipende in modo cruciale dalla capacità di sviluppare l'IA in Europa e di applicarla in tutta l'economia. Garantire che l'Europa sia ben posizionata per farlo deve essere una priorità della politica economica tedesca ed europea. Per questo motivo è stato importante per me scambiare opinioni su questo tema con i miei colleghi italiani e francesi. Questo è stato particolarmente importante per quanto riguarda la legge sull'AI, attualmente in fase di negoziazione a Bruxelles. Sono strettamente in linea con i miei colleghi italiani e francesi sulla necessità di una normativa favorevole all'innovazione in materia di IA, compresa l'IA per scopi generali. Un aspetto importante della legge sull'IA e del suo approccio basato sul rischio èche le regole vengono stabilite laddove si presentano rischi specifici nell'applicazione".