AGI - Le Borse mondiali continuano a essere volatili e miste. Sono infatti tante le incognite che pesano sui mercati: il vero e più grande timore è l'allargamento del conflitto in Medio Oriente e i relativi riflessi sulla crescita economica.
Sul fronte macro oggi gli occhi sono puntati sulla pubblicazione dell'Ifo tedesco dopo che ieri gli indici Pmi flash pubblicati da S&P Global hanno confermato la contrazione dell'economia europea. L'indice che monitora il morale delle imprese tedesche nel mese di ottobre è atteso in marginale miglioramento. Oltreoceano usciranno negli Usa i dati sulla vendita di nuove case e le scorte di petrolio a cura dell'Eia. In serata, alle 22.30 italiane, è in agenda l'intervento del governatore della Fed Jerome Powell, a una settimana dal meeting della banca centrale Usa che dovrebbe lasciare i tassi fermi.
Occhi puntati sulla Bce
Ma l'evento più atteso è, domani, la riunione della Bce ad Atene: anche qui le attese sono per tassi fermi almeno per un giro. Sarà soprattutto importante seguire la successiva conferenza stampa di Christine Lagarde per capire se emergeranno indicazioni sulle future mosse dell'istituto, alla luce anche dei recenti sviluppi geopolitici. Tra i temi di interesse, oltre ai tassi, oggetto di discussione potrebbe essere lo stop anticipato al reinvestimento dei titoli acquistati tramite Pepp (la cui scadenza attuale è prevista per il dicembre 2024), così come l'innalzamento del coefficiente di riserva obbligatoria.
Relativamente alle altre banche centrali sono attese, sempre giovedì, le decisioni di quella canadese e di quella turca, con la prima che non dovrebbe apportare modifiche ai tassi, mentre la seconda dovrebbe rialzarli di 50 punti base.
Tornando agli Usa continua la pubblicazione delle trimestrali: oggi tocca a Meta Platforms e domani ad Amazon. Giovedì è in calendario anche la prima lettura del Pil Usa del terzo trimestre, atteso in deciso rialzo. Venerdì sarà invece pubblicato il Pce, l'indicatore inflazionistico maggiormente osservato dalla Fed per fissare il proprio orientamento di politica monetaria.