AGI - Se l'Fmi ha fatto dei rilievi all'Italia sul contenimento del deficit, poco male perché basterà attendere che legga il testo della manovra e capirà invece quanto il Governo sia stato "serio e responsabile". Non ha dubbi il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, al termine della sua missione in Marocco dove sono in corso l'Assemblea annuale dell'Fmi e le riunioni del G7 e del G20.
Per il Ministro, è stato infatti trovato il "giusto equilibrio" tra le necessità di sostenere le famiglie e le misure utili a far quadrare i conti pubblici. E così si dice convinto, poco prima di ritornare a Roma dove è in programma l'incontro con le parti sociali, che i suoi interlocutori abbiano capito che "è giusto e opportuno soprattutto quando scompaiono i sussidi per l'energia e l'inflazione picchia ancora forte, che sui ceti a basso reddito, lo Stato faccia qualcosa".
Il ministro ha quindi definito "molto fruttuoso" il confronto in sede internazionale. D'altronde, ha aggiunto, il suo è un compito non facile: "Io sono un politico e come tale devo tenere conto di tutto, dell'economia reale, delle famiglie e delle imprese". Quindi, ha spiegato ai giornalisti a margine dei lavori dell'Fmi, "credo che il mio sia un mestiere più difficile di quello del presidente della banca centrale".
Da parte sua il Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco, intervistato da Bloomberg tv, si trova d'accordo sull'opportunità di tenere un atteggiamento cauto. "Ritengo che la prudenza di bilancio sia necessaria", ha affermato pur sostenendo che "possiamo crescere di più".
Il bollettino economico di Bankitalia ha intanto tagliato le stime di crescita del Pil 2023 a +0,7% (da +1,3% stimato a luglio) e del 2024 a +0,8% (da +0,9%) e nei giorni scorsi anche l'Fmi le ha riviste al ribasso prevedendo lo 0,7% sia per quest'anno che per il prossimo. Percentuali inferiori a quelle stimate dal Governo che ha previsto per il 2024 l'1,2%.
Si tratta però di un obiettivo che, ha commentato Alfred Kammer direttore del Dipartimento Europeo dell'Fmi in conferenza stampa, è "ambizioso ma raggiungibile". Quali stime insomma verranno confermate, è tutto da vedere. Giorgetti ha ricordato che le previsioni degli organismi internazionali "sono sempre più prudenti e conservative" e quindi "non è che aggiorno le stime ogni giorno e ogni ora".
Ma di certo c'è che il quadro internazionale, muta in continuazione e che la situazione in Medio Oriente getta un'ombra di incertezza su qualsiasi previsione. "Dobbiamo evitare assolutamente che diventi un elemento di contagio", ha concluso Giorgetti.