AGI - Nuovo record per il debito pubblico a luglio. Il dato, segnala la Banca d'Italia, è aumentato di 10,4 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.858,6 miliardi. L'aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (26,6 miliardi, a 68,4) e l'effetto degli scarti e dei premi all'emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione dei tassi di cambio (0,5 miliardi) hanno più che compensato l'avanzo di cassa delle Amministrazioni pubbliche (16,7 miliardi).
Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 11,3 miliardi, mentre quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 0,9 miliardi. Il debito degli Enti di previdenza è rimasto invece sostanzialmente stabile. La vita media residua del debito è rimasta stabile a 7,7 anni.
La quota del debito detenuta dalla Banca d'Italia è diminuita al 25,2 per cento (dal 25,4 per cento del mese precedente), mentre a giugno (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) quelle detenute dai non residenti e dagli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) sono leggermente aumentate, collocandosi rispettivamente al 26,9 e all'11,8 per cento.