AGI - Nonostante la pioggia, piazza Mario Pagano a Potenza si è riempita di lavoratori, con in mano non solo bandiere, ma anche ombrelli, giunti da tutta Italia, per celebrare il primo maggio, che quest'anno Cgil, Cisl e Uil dedicano ai 75 anni della Costituzione, richiamando proprio il primo articolo della Carta. "Fondata sul lavoro" è lo slogan della giornata.
Si parte alle 10. Sul palco, dopo gli interventi delle lavoratrici, dei lavoratori e di una pensionata, alle ore 12.10, hanno preso la parola i tre segretari generali, nell'ordine: Pierpaolo Bombardieri, Luigi Sbarra e Maurizio Landini. Otre 3.500 persone sono giunte da tutto il Paese nel capoluogo lucano con 50 pullman.
Landini: "Cuneo fiscale? Bene, ma è una tantum"
"Siamo di fronte a un provvedimento sul cuneo contributivo che va nella direzione delle richieste che abbiamo fatto, un primo risultato ma è una tantum". Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a margine della Festa del primo maggio in corso a Potenza e dedicata ai 75 anni della Costituzione.
"È provvisorio perché non è strutturale in quanto vale per i prossimi 5 mesi, parte da luglio, non è neanche conteggiato sulla tredicesima, e stiamo parlando di un aumento di 50/60 euro al mese che si aggiungono a quelli che erano stati già ottenuti, è una misura importante ma transitoria e insufficiente per rispondere al problema della tutela del potere d'acquisto dei salari", ha aggiunto.
"La Meloni è stata invitata al nostro congresso di Rimini perché abbiamo chiesto al Governo di cambiare strada e politica, e' stata gentile ma sta facendo cose che vanno in un'altra direzione, stanno mettendo solo delle toppe ma serve una strategia, la gente non arriva a fine mese.
"Non hanno vinto, non ce la faranno"
Se vogliamo pensare al futuro del Paese e dell'Europa "abbiamo bisogno di avere un progetto ed una strategia che siano in grado di guardare avanti" ma "questo oggi non sta avvenendo", ha poi proseguito dal palco il segretario generale della Cgil, "la nostra è una Repubblica purtroppo fondata sullo sfruttamento del lavoro, sulla precarietà del lavoro, sulla povertà e sul fatto che si può essere poveri anche lavorando".
"Se non avremo risposte dal governo, siamo pronti a continuare la mobilitazione finché non avremmo ottenuto risultati", ha detto ancora Landini, "non hanno vinto, non ce la faranno".
Sbarra: "Ci aspettavamo un confronto"
"Ci saremmo aspettati dal Governo che su provvedimenti cosi' importanti per il lavoro, le persone e le famiglie ci fosse stato ben altro approfondimento e confronto, ecco perché ieri abbiamo rilanciato la nostra impostazione di costruire insieme le condizioni di un vero dialogo sociale, senza partecipazione e condivisione il Paese non ripartirà". Cosi' ai giornalisti il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, a Potenza.
La Cisl - ha aggiunto - ha apprezzato la scelta del Governo di concentrare tutte le risorse del Def per raggiungere un ulteriore taglio contributivo sui lavoratori e lavoratrici che significa aumentare il netto in busta paga anche per contrastare l'inflazione. Questo e' un segnale importante che va rafforzato e reso strutturale per il 2024".
"Nessuna preclusione ma non faremo sconti"
"Il filo del dialogo" con il governo "nelle ultime settimane è caduto a terra, con troppi provvedimenti approvati senza coinvolgere le Parti sociali. Quel filo deve essere ripreso. Rafforzato. Reso stabile e affidabile", ha proseguito Sbarra, dal palco di Potenza. "L'incontro di domenica a Palazzo Chigi ha un senso se apre un nuovo cammino stabile verso riforme partecipate. Un solo albero non fa una foresta! Il decreto andrà migliorato insieme in Parlamento. E il dialogo con il governo va reso strutturale. Vogliamo credere che l'Esecutivo voglia farlo. Ma nel frattempo non staremo di certo fermi".
"Ecco il perché della nostra mobilitazione unitaria. Non indietreggeremo di un metro. Valuteremo le risposte senza preclusioni, ma anche senza fare sconti. Perché la partita decisiva, per l'Italia e per il mondo del lavoro, è adesso che si gioca", ha detto ancora il leader della Cisl, "bisogna avere il coraggio di scegliere la strada della corresponsabilità e "fare sistema". Anche rispetto alla sfida del Pnrr, l'occasione storica da non sprecare. Non ce lo perdonerebbero le generazioni future. Non potremmo perdonarcelo nemmeno noi, oggi. C'e' davvero da augurarsi che ci sia un soprassalto di consapevolezza da parte di tutti. E che il Governo per primo torni sulla via giusta".
Bombardieri: "Trovare risorse con gli extraprofitti"
"Il Governo oggi si occupa di lavoro, peccato che siano passati sei mesi senza che se ne sia occupato. Avevamo perso le tracce dopo i primi due incontri", afferma il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, dal palco di Potenza, "le risorse sul cuneo sono positive, ma siamo preoccupati perché quelle risorse durano da luglio a dicembre, quindi bisogna lavorare per renderle stabili, altrimenti da gennaio avremo un arretramento dei salari".
"Si possono trovare altre risorse", prosegue Bombardieri, "magari con gli extraprofitti, tassando le banche, le grandi aziende, le big pharma, o forse avete paura? Continuiamo a rivendicare la detassazione degli aumenti contrattuali. Serve recuperare il potere d'acquisto dei salari e
oggi sette milioni di lavoratori e lavoratrici aspettano il rinnovo".