AGI - Nel primo trimestre del 2023 si stima che il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia aumentato dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e sia cresciuto dell'1,8% in termini tendenziali. Lo rileva l'Istat, spiegando che i primi tre mesi dell'anno hanno avuto due giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e una in più rispetto al primo trimestre del 2022.
La variazione congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto sia nel comparto dell'industria, sia in quello dei servizi e di una stazionarietà dell'agricoltura, silvicoltura e pesca. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia della componente estera netta.
"La stima preliminare, che ha come sempre natura provvisoria - spiega l'Istat nel commento - riflette dal lato dell'offerta una crescita sia del comparto industriale, sia di quello dei servizi, mentre il settore primario registra una stazionarieta'. Dal lato della domanda il contributo alla crescita del Pil risulta positivo sia per la componente nazionale, sia per la componente estera"
Dopo la lieve flessione congiunturale dell'ultimo trimestre del 2022, la ripresa di inizio 2023 prospetta un tasso di crescita acquisito per l'anno in corso stimato allo 0,8%.
"L'ambizione responsabile paga. Alle illazioni rispondono i fatti". Così il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, commenta i dati Istat sul Pil.