AGI - Riesce il rimbalzo a Wall Street, rassicurata dall'intervento delle autorità su Svb e Signature Bank e dal piano di salvataggio messo in campo per First Republic Bank. In particolare, il Dow Jones ha guadagnato l'1,17% a 32.247 punti, l'S&P 500 l'1,75% a 3.960 e il Nasdaq il 2,48% a 11.717.
In Asia la seduta è positiva per i principali listini con Tokyo che ha chiuso in rialzo dell'1,20%. I future di Wall Street viaggiano deboli ma sembra comunque allentata la tensione in particolare per i titoli bancari.
Il titolo della banca guadagna oltre il 10%
Dopo giorni di turbolenze, il mercato ha ritrovato un po' di serenità. Undici grandi banche statunitensi hanno accettato di contribuire con un totale di 30 miliardi di dollari in depositi per evitare il crac di First Republic Bank il cui titolo è balzato del 10,33%. "Questa azione da parte delle maggiori banche americane riflette la loro fiducia nella First Republic e nelle banche di tutte le dimensioni e dimostra il loro impegno generale ad aiutare le banche a servire i loro clienti e le loro comunità", si legge in un comunicato congiunto firmato da Dipartimento del Tesoro, Federal Reserve, Federal Deposit Insurance Corporation e Office of the Comptroller of the Currency.
In particolare, Bank of America, Citigroup, JPMorgan Chase e Wells Fargo, le quattro banche più grandi del Paese per attività, dovrebbero contribuire con 5 miliardi di dollari ciascuna. Le banche d'investimento Goldman Sachs e Morgan Stanley metteranno 2,5 miliardi di dollari ciascuna. Bny Mellon, Pnc Bank, State Street, Truist e Us Bank interverranno con 1 miliardo di dollari.
Ossigeno per Credit Suisse
A favorire l'ottimismo è stata anche la notizia che Credit Suisse potrà ricorrere a una linea speciale di credito fino a 50 miliardi di franchi messa a disposizione dalla Banca nazionale svizzera. Il colosso bancario elvetico, da tempo in difficoltà, era stato messo in ginocchio ieri dalla decisione del suo maggiore azionista, la Saudi National Bank, di non iniettare ulteriore capitale.
A trainare definitivamente il Nasdaq è stata poi Alphabet, protagonista di un rialzo del 4,38% dopo aver annunciato l'intenzione di aumentare il prezzo di YouTube TV per compensare l'aumento dei costi dei contenuti. Sempre tra i tecnologici, Adobe è salita del 5,90% dopo aver alzato la propria guidance annuale a seguito di risultati del primo trimestre migliori del previsto.