AGI - Per la prima volta dall'inizio della pandemia International Airlines Group, proprietaria di British Airways, ha presentato conti in attivo riuscendo così, ultima tra i grandi gruppi, a beneficiare della ripresa del turismo. Nel 2022 l'utile operativo del gruppo sale a 1,3 miliardi di euro, dopo la perdita dei 2,8 miliardi del 2021 e i 10 miliardi di perdite complessive sommate nei due giorni della pandemia.
"Il 2022 è stato un anno di forte ripresa, grazie alla domanda sostenuta per il tempo libero e alla riapertura dei mercati", ha dichiarato presentando i conti l'amministratore delegato Luis Gallego.
A creare un ritardo nella ripresa, e quindi nel risanamento dei conti di British Airways, alcune decisioni forse troppo dure prese nei mesi della pandemia, come la politica di contenimento dei costi arrivata dopo la sforbiciata di circa 10 mila dipendenti, licenziati nel 2020. Misure draconiane che hanno poi costretto la società ad un ridimensionamento per controllare le interruzioni del servizio durante la ripresa dello scorso anno, proprio a causa della carenza di personale.
Gallego ha dichiarato che IAG ha registrato prenotazioni "robuste" con viaggi d'affari "in costante miglioramento", "consapevoli però delle incertezze macroeconomiche globali".
Nel 2023 si stima il ritorno all'operatività pre-pandemia (circa il 98% dei voli del 2019, in crescita dall'87% dell'ultimo trimestre del 2022) ma si spera anche e soprattutto in una risalita dell'utile, per ora fermo a circa un terzo dei 3,3 miliardi di euro registrati nel 2019.
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