AGI - L'economia globale è in rallentamento, l'incertezza resta molto elevata, anche se gli indicatori più recenti sono migliori delle attese. È un quadro di luci e ombre quello tratteggiato da Ignazio Visco, governatore della Banca d'Italia, nel suo intervento al congresso Assiom Forex.
Di buono c'è che “l’indebitamento delle imprese e delle famiglie italiane rimane basso nel confronto internazionale (pari al 112% in rapporto al Pil, a fronte di una valore medio del 168 per l'area dell'euro), nonostante il significativo ricorso delle aziende ai finanziamenti garantiti dopo lo scoppio dell’emergenza sanitaria e la sostenuta dinamica dei mutui osservata negli ultimi anni”.
Inoltre, "la stabilità finanziaria della nostra economia beneficia altresì del miglioramento della struttura finanziaria delle imprese, iniziato nei primi anni dello scorso decennio e solo temporaneamente interrotto dalla crisi pandemica”.
“Anche i rischi che derivano dalla situazione finanziaria delle famiglie, che pure risente del peggioramento delle prospettive economiche, si mantengono nel complesso circoscritti”, ha spiegato Visco ricordando che nell’ultimo decennio il debito è rimasto sostanzialmente stabile, poco sopra il 40% del Pil.
Come per le imprese, anche per le famiglie “un ulteriore fattore di attenuazione dei rischi è rappresentato dall’ampia disponibilità di attività liquide” pari allo scorso settembre oltre 1.600 miliardi di euro, “un livello elevato nel confronto storico, anche quando valutato in termini reali, e pari a più di un terzo del totale degli attivi finanziari del settore”, ha concluso Visco
Sul fronte dell'inflazione, "i segnali di contenimento registrati negli ultimi mesi dell'anno passato si sono confermati in gennaio; le aspettative d'inflazione a breve termine sono in forte calo sui mercati finanziari".