AGI - I sindacati Fegica e Figisc/Anisa hanno revocato il secondo giorno di sciopero di benzinai. Una decisione assunta "a favore degli automobilisti, non certo per il governo", scrivono in una nota congiunta i presidenti delle due sigle, dopo un nuovo tavolo al ministero delle Imprese e del Made in Italy. L'altra principale associazione di categoria del settore, Faib Confesercenti, aveva già deciso ieri di ridurre la serrata a 24 ore.
"Pur riconoscendo di aver potuto interloquire in maniera costruttiva con il Ministero che si è speso per diventare interlocutore propositivo, l'incontro ha confermato il persistere di molte criticità", si legge nel comunicato, "anche quest'ultimo ennesimo tentativo di rimediare ad una situazione ormai logora, non è riuscito ad evidenziare alcun elemento di concretezza che possa consentire anche solo di immaginare interventi sui gravissimi problemi del settore e di contenimento strutturale dei prezzi. Le proposte emendative avanzate dal Governo al suo stesso decreto non rimuovono l'intenzione manifesta di individuare i benzinai come i destinatari di adempimenti confusi, controproducenti oltreché chiaramente accusatori".
I sindacati chiedono di lasciare il tavolo aperto
"Appare ormai chiaro che ogni tentativo di consigliare al Governo ragionevolezza e concretezza non può o non vuole essere raccolto. Per questa ragione anche insistere nel proseguire nell'azione di sciopero, utilizzata per ottenere ascolto dal Governo, non ha più alcuna ragione di essere" proseguono i due sindacati, "tanto più che uno degli obiettivi fondamentali, vale a dire ristabilire la verità dopo le accuse false e scomposte verso una categoria di lavoratori, è stato abbondantemente raggiunto. I cittadini italiani hanno perfettamente capito. È, quindi, a loro, ai cittadini che i benzinai si rivolgono, non certo al Governo, revocando il secondo giorno di sciopero già proclamato, eliminando ogni possibile ulteriore disagio, a questo punto del tutto inutile. I distributori quindi riapriranno già da questa sera. Il confronto a questo punto si sposta in Parlamento dove i benzinai hanno già avviato una serie di incontri con tutti i gruppi parlamentari perché il testo del decreto cosiddetto trasparenza raccolga in sede di conversione le necessarie modifiche".
"Ridurre lo sciopero non sta a significare smontare la partita, anzi tutto il contrario", ha detto Roberto Di Vincenzo, presidente Fegica, al termine dell'incontro al Mimit, "diamo atto al governo di aver fatto dei passi in avanti ma che non colgono appieno le richieste che noi avevamo fatto, abbiamo chiesto all'esecutivo di lasciare aperto questo tavolo per cercare di approfondire, da un punto di vista tecnico, ulteriori elementi".