AGI - Nella settimana che si apre, sul fronte macro, l'attenzione sarà rivolta martedì agli indici Pmi preliminari di gennaio delle principali economie (Usa, Eurozona, Gran Bretagna e Giappone), attesi tutti in contrazione, mentre quelli dei servizi dell'Eurozona dovrebbero tornare sopra la soglia dei 50 punti.
Negli Usa giovedì uscirà il Pil preliminare del quarto trimestre, che dovrebbe rallentare dal 3,2% al 2,6% annualizzato, anche se la Fed di Atlanta lo stima invece in accelerazione al 3,5%. Sul fronte banche centrali, entriamo nel 'blackout period' della Fed, mentre lunedì è previsto un discorso di Panetta (Bce) al Parlamento europeo, uno di Holzmann a Vienna e un altro intervento della Lagarde dal quale tuttavia non sono attese novità rispetto a quanto già espresso la scorsa settimana.
Mercoledì e giovedì si terranno le riunioni della banca centrale canadese e di quella sudafricana che dovrebbero entrambe rialzare i tassi di riferimento, rispettivamente di 25 e 50 punti base.
In Europa entrerà nel vivo la stagione delle trimestrali con i risultati di Sap, Stm e dei grandi del lusso (Lvmh e Dior), mentre negli Usa verrano diffusi i bilanci di società che rappresentano il 26% della capitalizzazione dell'indice S&P 500, tra cui Microsoft, Ibm, Chevron, Intel e Tesla.
Infine per tutta la settimana i mercati cinesi rimarranno chiusi (Hong Kong solo fino al 25 gennaio) per le celebrazioni collegate al nuovo anno lunare. "La prossima settimana - commenta Antonio Cesarano, chief global strategist di Intermonte - i mercati cinesi resteranno chiusi per la festività del Capodanno lunare e penso che un po' di 'storno' ci possa ancora essere, il che significa che le Borse potrebbero calare ancora. Fa più freddo e questo potrebbe contribuire a far salire il prezzo del gas in Europa e anche il petrolio potrebbe salire sulla scia delle riaperture in Cina. Penso quindi a una settimana più negativa che positiva, anche se molto dipenderà dalle trimestrali e in particolare da Microsoft".