AGI - A novembre, dopo due mesi di crescita, l'occupazione torna a diminuire per effetto del calo dei dipendenti permanenti. Lo rileva l'Istat nella stima provvisoria.
L'occupazione registra un calo dello 0,1% su base mensile, pari a -27mila unità, ed è in calo per donne, dipendenti permanenti e 35-49enni, mentre è in aumento tra gli uomini, i dipendenti a termine, gli autonomi e i 15-24enni. Il tasso di occupazione scende al 60,3% (-0,1 punti).
Su base annua, il numero di occupati a novembre supera quello di novembre 2021 dell'1,2% (+278mila unità). L'aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d'età, ad eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa.
Il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di un punto percentuale, sale anche in questa classe di età (+0,5 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva.
La diminuzione congiunturale del numero di occupati, registrata a novembre, è frutto del calo dei dipendenti permanenti (-0,6%) che si contrappone all'aumento dei dipendenti a termine (+2%) e degli autonomi (+0,1%).
Il totale dei dipendenti rimane tuttavia superiore a quello di novembre 2021 di 314mila unità (il numero degli indipendenti è invece inferiore di 36mila).
Nell'arco dei dodici mesi l'occupazione cresce tra i dipendenti sia permanenti (+1,8%) sia a termine (+1,5%) e diminuisce tra gli autonomi (-0,7%).
Confrontando il trimestre settembre-novembre con quello precedente giugno-agosto, si registra un incremento del numero di occupati (+0,1%, pari a +27mila unità).