AGI - Piazza Affari prosegue il rally iniziato con il nuovo anno e al giro di boa della prima seduta settimanale vede il Ftse Mib salire dello 0,57% a quota 25.319 punti. Si tratta di un livello che il principale indice milanese non vedeva dal febbraio del 2022, subito dopo l'inizio della guerra in Ucraina (la Borsa di Milano chiuse la sessione del 28 febbraio a 25.416 punti).
Sul fronte macro si segnala il dato sul tasso di disoccupazione nell'Eurozona a novembre risultato pari al 6%, stabile rispetto al mese precedente e in calo rispetto al 6,5% di novembre 2021. Il tasso di disoccupazione destagionalizzato della zona euro è stato del 6,5% a novembre, anch'esso stabile rispetto a ottobre 2022 e in calo rispetto al 7,1% di novembre 2021.
Tra le blue chip brilla Tim (+5,39% a 0,2483 euro per azione) sempre al centro dell'attenzione sul futuro della rete. Ben intonati anche i bancari (Unicredit +0,62%, Intesa +0,23%) e il risparmio gestito con Mediolanum a +1,28% nel giorno in cui ha comunicato i dati sulla raccolta di dicembre e quindi dell'intero 2022. In flessione tra gli assicurativi, restando tra i finanziari, il titolo Generali con un -1,12%.
Per quanto riguarda gli industriali, invece, Ferrari +2,44% e Stellantis in rialzo dello 0,84% dopo aver firmato un accordo con Element 25 per la fornitura, da parte del gruppo australiano, di solfato di manganese monoidrato ad alto grado di purezza per la produzione di pacchi batteria destinati ai veicoli elettrici del gruppo.
Sul resto del listino vola invece Saes Getters del 24,20% dopo la vendita del business Usa nel nitinol, per 900 milioni di dollari. Infine, euforia anche per Mps (+10,79%) con il Ceo, Luigi Lovaglio, in un'intervista ha affermato che ormai l'istituto non rappresenta piu' un "problema sistemico" per l'Italia e ha confermato i target del piano, che la banca potrebbe anche raggiungere in anticipo.