AGI - Occhi puntati su Wall Street oggi per la riapertura delle contrattazioni dopo la pausa di fine anno. Le borse mondiali hanno iniziato con il piede giusto, in particolare in Europa dove la prima riunione del 2023 è stata contraddistinta da forti guadagni, si attende di vedere se anche i mercati Usa replicheranno queste indicazioni. Intanto da registrare l'andamento delle borse asiatiche nella notte: con Tokyo ancora chiusa Hong Kong ha iniziato in calo ma ha poi capovolto la situazione portandosi su un guadagno del 2%, seguita distanza da Shanghai.
L'attività sui mercati finanziari in questo scorcio di inizio anno rimane condizionata dai due fattori già visti all'opera nelle ultime sedute del 2021: l'incertezza sulla direzione di crescita dei tassi di interesse, in attesa delle prossime mosse delle banche centrali, e lo sviluppo della pandemia Covid in Cina. Sul primo fronte qualche indicazione potrà giungere domani con la diffusione dei verbali dell'ultima riunione della Federal Reserve, e venerdì con quelli sul mercato del lavoro, oltre che dagli indici Pmi manifatturieri Usa.
In Europa fari sui dati dell'inflazione: si parte oggi con la Germania, a seguire Francia e Italia e l'intera Eurozona. Intanto a dare sollievo agli investitori c'è la tenuta del prezzo del gas che si mantiene al di sotto degli 80 euro al MWh. Nella notte diffusi i dati sull'attività manifatturiera cinese, diminuita a dicembre per il quinto mese consecutivo. L'indice Pmi Caixin del mese è sceso a 49 rispetto a 49,4 di novembre, risultando di poco superiore alle previsioni che indicavano un livello di 48,8. Nella misurazione del Pmi, un dato sopra i 50 punti rappresenta un'espansione del settore rispetto al mese precedente mentre al di sotto della soglia vi è una contrazione. L'indicatore Pmi ufficiale, pubblicato questo sabato dall'Ufficio nazionale di statistica, ha dato un risultato ancora peggiore, scendendo da 48 a 47 punti.
É però migliorato in modo significativo il sentiment tra le imprese. Le aspettative dei produttori per la produzione futura hanno raggiunto il massimo da febbraio. Le imprese hanno espresso forte fiducia in una ripresa economica a seguito dell'allentamento delle misure di contenimento del Covid. I contagi starebbero rapidamente calando nelle metropoli di Pechino, Shanghai, Chongqing e Guagnzhou, città che sono state all'epicentro dell'ultima ondata di infezioni, secondo quanto riferisce il magazine economico-finanziario Caixin.
Rimanendo in Asia da notare che l'economia di Singapore è cresciuta più del previsto nel 2022, dimezzando però il dato rispetto a quello del 2021. Secondo le cifre diffuse nella notte il Pil finale dell'anno sale del 3,8%, contro attese del 3,5%. Nel 2021 il Pil era salito del 7,6%. La crescita nel quarto trimestre è stata del 2,2%, in diminuzione rispetto al 4,2% di luglio-settembre. Il dato ha segnato l'ottavo trimestre consecutivo di crescita dell'economia, ma al ritmo più debole dal primo trimestre del 2021, poichè il settore manifatturiero si è ridotto (-3% contro l'1,4% nel terzo trimestre) a causa del calo dell'elettronica, chimica e biomedica. Nel frattempo, l'espansione nel settore dei servizi ha rallentato (4,1% contro 5,8%), con un rallentamento dell'attività in tutti i sottosettori del commercio all'ingrosso e al dettaglio, informazione e comunicazioni, finanza e alloggio.
Allo stesso tempo, la produzione edilizia ha accelerato (10,4% contro 7,8% nel terzo trimestre), poichè sia la produzione pubblica che quella privata hanno registrato un'ulteriore ripresa. Su base trimestrale, l'economia è cresciuta dello 0,2%, in forte rallentamento rispetto all'aumento dell'1,1% nel terzo trimestre. Le esportazioni di chip per computer e altri prodotti sono state colpite da una domanda globale piu' debole causata dall'aumento dell'inflazione e da forti aumenti dei tassi di interesse.