AGI - Nella notte di giovedì 29 dicembre, Twitter, da fine ottobre di proprietà del miliardario Elon Musk, è andato in down: il primo da quando è passato alla cabina di comando.
Un giorno prima il tycoon di Pretoria aveva dichiarato di aver chiuso uno dei data center dell'azienda a Sacramento. Migliaia di utenti del social si sono trovati impossibilitati ad accedere al loro profilo, in cui al momento del login è apparso un messaggio di errore con su scritto: “Qualcosa è andato storto”. A segnalare i problemi di accesso negli Stati Uniti oltre 10mila utenti.
Ha spiegato lo stesso Musk in un tweet: “Implementate significative modifiche all'architettura del server di backend. Twitter dovrebbe essere più veloce”.
Significant backend server architecture changes rolled out. Twitter should feel faster.
— Elon Musk (@elonmusk) December 29, 2022
Al 30 dicembre la situazione in Italia risulta rientrata. Negli Usa le segnalazioni degli utenti però continuano a indicare problemi di diversa natura distribuiti a macchia in tutta la Nazione. Dal Regno Unito e dal Giappone, dove durante la giornata di ieri si sono registrati i disagi più intesi, provengono altre segnalazioni.
Secondo Downdetector, piattaforma di monitoraggio della Rete, le segnalazioni dell'interruzione sono iniziate nel Regno Unito, seguite da Canada, Germania, Italia e Francia. Il tracker ha affermato che la stragrande maggioranza delle persone colpite dall'interruzione stava utilizzando il sito web di Twitter, non l'app.
A luglio, prima dei licenziamenti che hanno colpito circa 3.700 dipendenti, Twitter era andato in down per un’ora. Durante gli scorsi giorni è emersa la notizia secondo la quale sarebbero stati trafugati i dati di 400 milioni di utenti e, anche in questo caso, il furto è avvenuto prima dell’avvento dell’era Musk.