AGI - Chiusura positiva a Wall Street, sostenuta dagli acquisti dei 'cacciatori di occasioni' e dalla speranza che il rallentamento del mercato del lavoro statunitense possa convincere la Fed a frenare il ritmo della propria stretta monetaria. L'indice Dow Jones ha guadagnato l'1,05% a 33.221 punti, l'S&P 500 l'1,71% a 3.847 e il Nasdaq il 2,59% a 10.478. L'attenzione degli investitori si è concentrata soprattutto sul comparto tecnologico, il più penalizzato negli ultimi tempi.
La crescita delle nuove richieste di sussidi di disoccupazione settimanali, segno che i rialzi dei tassi decisi dall'istituto centrale stanno cominciando ad avere effetto sull'economia reale, ha ridotto di 2,2 punti base il rendimento dei T-Bond decennali, con effetti benefici per le mega-tech, maggiormente sensibili all'andamento del costo del denaro.
Meta, che da inizio anno ha ceduto oltre il 60%, ha guadagnato il 4,01%. Apple, precipitata ai minimi da 18 mesi, è avanzata del 2,83%. Netflix, che ha incassato l'upgrade di Cfra, è salita del 5,14%. Tesla si è resa protagonista di un rimbalzo dell'8,08%.
Microsoft ha terminato in rialzo del 2,76%, Amazon del 2,88% e Alphabet del 2,82%. In rimonta anche le compagnie aeree, penalizzate nei giorni scorsi dai ritardi e dalle cancellazioni seguite all'imperversare della tempesta di neve e gelo che ha messo in ginocchio gli Usa. Southwest Airlines ha guadagnato il 3,71%, Delta Airlines il 2,24% e United Airlines l'1,72%. Più cauto il comparto petrolifero. Al Nymex il Wti ha terminato la giornata in calo dello 0,7% a 78,40 dollari a barile, con le preoccupazioni per l'espandersi della pandemia di coronavirus in Cina parzialmente controbilanciate dall'aumento a sorpresa delle scorte a stelle e strisce, cresciute di 718.000 barili contro un atteso calo di 1,520 milioni. ExxonMobil è salita dello 0,77%, Chevron dello 0,73%, ConocoPhillips dello 0,99% e Marathon Oil dell'1,09%.