AGI -- Le Borse europee chiudono deboli la sessione che segue la pausa natalizia, con Milano unica col segno meno. La riapertura della Cina ha mantenuto alto il sentiment degli investitori in una seduta che pero' e' rimasta priva di spunti. Gli investitori sperano ancora in un rally di fine anno, dopo che i mercati sono stati travolti questo mese dai segnali 'falco' delle principali banche centrali che hanno alimentato i timori di una recessione globale il prossimo anno.
La piazza piu' solida e' Parigi, con il Cac 40 che sale dello 0,72% a 6,551,94 punti. Segue il Dax di Francoforte che avanza dello 0,40% a 13.996,75, piatte Londra a +0,05% e 7.473,01 punti e Madrid che chiude sulla parita' a 8.269,13 punti. Negativa Piazza Affari, con l'indice Ftse Mib che lima uno 0,09% a 23.855,86 punti.
Intanto cala ancora il prezzo del gas naturale in Europa. I future con consegna a gennaio chiudono le contrattazioni all'hub di riferimento olandese Ttf a 80,1 euro per megawattora, in calo del 3,3% rispetto all'ultimo closing.
I future sul gas per gennaio viaggiano sugli 80 euro/MWh nell'ultima settimana dell'anno, vicino al livello piu' basso degli ultimi 6 mesi e mezzo, e dopo il calo del 28% della scorsa settimana a causa del clima mite e dell'offerta abbondante. I prezzi del gas naturale in Europa sono inferiori di oltre il 75% ai picchi di quasi 350 euro raggiunti ad agosto, poiche' le importazioni record di Gnl, l'aumento della generazione eolica e le scorte piu' piene del normale alleviano le preoccupazioni per la carenza.
Gli impianti di stoccaggio in Germania erano pieni all'88,2% al 25 dicembre e la media Ue era all'83,1%, al di sopra della media stagionale quinquennale. Allo stesso tempo, le forniture dalla Russia inviate attraverso l'Ucraina sono state stabili e le previsioni meteo indicano temperature da normali a superiori alla media fino all'inizio di gennaio.