AGI - Il turismo saluta il 2023 col vento in poppa. Tanti italiani hanno deciso di concedersi una vacanza per Capodanno e molti dall'estero hanno scelto l'Italia per passare le feste. Un vero boom registra la montagna: piste aperte e piene di sciatori nell'arco alpino. Le citta' d'arte attirano come sempre gli stranieri: i piu' numerosi sono gli americani e la citta' piu' visitata e' Roma. Secondo Confindustria alberghi, la montagna e' stata "presa d'assalto": le camere a Capodanno sono sold out, mentre per l'Epifania le prenotazioni si attestano intorno al 70% dell'offerta.
Confcommercio stima che oltre 10,3 milioni di italiani abbiano scelto di spostarsi, in Italia e all'estero, per le vacanze di Capodanno mentre Federalberghi calcola che per la fine dell'anno trascorreranno una vacanza nella Penisola circa 5 milioni e 400 mila concittadini. Assoturismo valuta, per l'intero periodo delle feste, 13,8 milioni di presenze nelle strutture ufficiali, cioe' l'8,1% in piu' del 2021. Una crescita trainata dall'incremento delle presenze estere (+19,5%), che in alcune città d'arte sono tornate ai livelli del 2019.
Uno studio di Enit, su dati Fordwardkeys, rivela un vigoroso fermento tra gli stranieri a partire dal 19 dicembre 2022 e fino all'8 gennaio 2023. Le prenotazioni aeree internazionali verso l'Italia tra la settimana prenatalizia ed il week-end dell'Epifania segnano un aumento del 57,3% rispetto al medesimo periodo 2021/2022. Continua la forte rappresentanza del mercato statunitense che raddoppia rispetto al 2021 (+49,8%). La percentuale di americani sfiora il 21% sul totale degli arrivi esteri previsti. Seguono le prenotazioni da Germania, (+22,2%) e Regno Unito (+34,0%), con un'incidenza rispettiva del 9,8% e del 7,9% sul totale. La Capitale in testa alle mete di preferenza, destinata ad accogliere circa il 45% dei visitatori internazionali totali, l'82,2% in piu' rispetto allo stesso periodo 2021/2022.
Roma è seguita sul podio da Milano, in crescita del 63,9% con una quota di arrivi aeroportuali pari al 27,0% e da Venezia +30,2% con il 9,0% sul complessivo. Il livello di occupazione massimo delle camere si rileva per l'ultimo giorno dell'anno quando arriva al 60%, quasi il doppio rispetto al tasso di saturazione delle festivita' natalizie 2021-2022 fermo al 36,5%. L'ultimo dell'anno le prenotazioni per la montagna arrivano al 79,5% ma rispetto al dato 2021, le performance migliori se le aggiudicano le citta' d'arte con un tasso di saturazione medio superiore di 25 punti percentuali.
Secondo l'Enit, a gennaio l'Italia si attesta come destinazione europea con il piu' alto tasso di saturazione medio davanti a Spagna Grecia e Francia; guardando alle prenotazioni aeree internazionali, l'Italia si posiziona al terzo posto come destinazione europea preferita dopo Spagna e dalla Francia.
Gli operatori, quindi, vedono rosa, dopo una buona estate ma un autunno non privo di difficolta' e condizionato dal caro-energia: "la voglia di partire - osserva Assoturismo - non manca". "Tutti i segnali - afferma Confindustria Alberghi - fanno ben sperare in un superamento delle performance rispetto allo stesso periodo del 2019". Roma, rispetto a Natale 2019 vede un dato sulle prenotazioni di oltre il 70% delle camere disponibili, in aumento del 5% grazie al 2% in piu' degli italiani ma soprattutto dall'incremento del 15% rappresentato dalla componente straniera: Usa, India e Spagna i primi mercati di riferimento.
Il vero exploit e' previsto a Capodanno con l'occupazione all'85%, in aumento del 3% rispetto alla medesima festivita' del 2019. Le strutture alberghiere della Capitale - secondo Confindustria alberghi -ospiteranno l'8% in piu' dei nostri connazionali e il 15% in piu' di ospiti stranieri provenienti. Bene anche l'Epifania con prenotazioni che al momento hanno raggiunto il 60% delle camere disponibili, in aumento del 5% rispetto al 2019. Risultati migliori rispetto al 2019 anche per Milano con un dato medio di camere prenotate pari al 50% e un picco nel periodo di Capodanno con prenotazioni che superano il 75% delle camere disponibili. Firenze pur con risultati migliori rispetto alla citta' meneghina (+65% il dato sulle prenotazioni) si mantiene stabile rispetto alle festivita' del 2019. Bene anche al Sud.
Un esempio fra tutti Siracusa che vanta mediamente un 30% in piu' di presenze rispetto al 2019. Ma la protagonista resta la montagna: secondo Federalberghi e' scelta dal 30,4% dei viaggiatori italiani di fine anno. "C'e' voglia di sciare anche se c'e' stato un aumento dei prezzi", ha dichiarato Valeria Ghezzi, presidente dell'Associazione nazionale esercenti funiviari (Anef), come dimostra il record assoluto di passaggi per il ponte dell'Immacolata.
"La voglia di Italia resta - ha sottolineato il presidente di Federalberghi Bernabo' Bocca - ma questo atto di amore verso il nostro Paese va potenziato. E' il momento di osare, di investire, di correre con tutto il sostegno che le istituzioni potranno dare al comparto".