AGI - Il Governo sta lavorando all'estensione dello smart working per i lavoratori fragili e per i lavoratori con figli fino a 14 anni di età. L'ha confermato il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon sulle pagine de Il Messaggero. "Il ministero si sta muovendo, è una delle richieste che abbiamo avanzato" ha dichiarato il sottosegretario in quota Lega. La proroga, che potrebbe trovar posto nel decreto Mille proroghe, si rende necessaria poiché altrimenti il lavoro a distanza finirebbe il 31 dicembre.
La decisione finale dovrebbe in ogni caso coinvolgere anche altri ministeri. Solo pochi giorni fa il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, aveva ricordato che a seguito della pandemia in Italia il numero dei lavoratori in smart working era passato "da 500mila a 5 milioni". "È sbagliato pensare che nella pubblica amministrazione non funzioni - aveva spiegato - ci sono già molteplici contratti collettivi che ne prevedono il ricorso".
Secondo l'Osservatorio sullo smart working del Politecnico di Milano il lavoro agile quest'anno sta interessando 3,5 milioni di persone, circa mezzo milione in meno di quelli coinvolti nel 2021. Numero che era schizzato a 6,5 milioni nei mesi del lockdown. Sempre secondo il Politecnico il lavoro agile è ormai presente nel 91% delle grandi imprese italiane con una media di nove giorni e mezzo di lavoro da remoto al mese.
La proroga dello smart working, secondo quanto si apprende, riguarderà i lavoratori fragili (ovvero quelli in possesso di certificazione rilasciata da organi componente che comprovino un quadro di gravi patologie o difese immunitarie compromesse) e quelli con con figli fino a 14 anni.